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Napoli – Inquinamento choc a Mergellina, caso risolto a tempo record. Il comando della polizia locale di Napoli è stato in queste ore impegnato attraverso il personale dell’unità operativa Chiaia e il reparto di Tutela ambientale, insieme alla guardia di finanza, ai tecnici dell’Arpac e al servizio delle Acque del Comune. Le indagini sono partite a tamburo battente e sono arrivate a una svolta nel giro di meno di 24 ore. Il responsabile del folle sversamento è stato infatti individuato nella tarda serata di ieri e, messo sotto torchio, ha ammesso le proprie responsabilità. Si tratta di A.M., 50enne di Caivano, titolare di una ditta di autoespurgo che sta prendendo parte a un intervento di ristrutturazione in un edificio privato della zona. A finire nello specchio d’acqua antistante gli chalet, stando a quanto fin qui emerso dalle indagini, sarebbe stato un carico di polvere di marmo. 
Secondo quanto riferisce il comando della polizia locale è stato individuato anche il punto di immissione, un chiusino della rete pluviale comunale posto al viale Gramsci, all’altezza del civico 24. Il responsabile, che per il momento è riuscito a cavarsela con una denuncia a piede libero, è stato invece stanato grazie alle telecamere della zona. Le immagini ritraggono l’operazione; sempre secondo quanto verbalizzato dagli uomini della Municipale, alle 9,30 il mezzo accede al tombino di ispezione per eseguire un intervento di espurgo commissionato dal condominio, ma la cisterna è già piena di fanghi di polvere di marmo caricati il giorno prima da un altro cantiere. Nel compiere l’operazione di espurgo l’operaio, dopo aver aperto il tombino del condominio, spalanca inspiegabilmente anche un tombino della rete pluviale e vi immette il grosso tubo della cisterna scaricandone il contenuto che di conseguenza finisce in mare. Il responsabile, un 50enne di Caivano, risulta essere sprovvisto di qualsiasi documento di trasporto rifiuti, sia dell’intervento della mattina che del prelievo dei fanghi di marmo del  giorno prima. Rintracciato in serata e subito interrogato, il responsabile è stato denunciato per l’immissione in mare di rifiuti liquidi speciali e contestualmente, sempre a Caivano, è stato sequestrato penalmente il veicolo cisterna con il quale aveva eseguito l’immissione. Si attendono ora i risultati dei prelievi eseguiti dai tecnici dell’Arpac anche per determinare l’entità del rifiuto immesso in mare e per valutare ulteriori responsabilità penali.