- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

NAPOLI – Evidentemente, è il suo fiuto da vecchio pm anticamorra che gli fa lanciare l’allarme. Dopo il raid nel Palazzo comunale di via Verdi dello scorso week end con l’albero di Natale trafugato e le 3 palme date alle fiamme ieri sera in villa comunale, il consigliere comunale Catello Maresca denuncia – tramite comunicato stampa – quanto di seguito: “E’ stata la “longa manus” della camorra: con l’ennesimo episodio vuole distogliere dai propri affari illeciti forze dell’ordine e inquirenti“.

Casualità o strategia? – si chiede nella nota il rappresentante della minoranza consiliare – È una domanda che, secondo la mia esperienza, sarebbe bene iniziare a porsi. I segnali di allarme sono tanti e tutti convergenti. Fatti più o meno casuali come il furto di chilometri di rame dalla Galleria Vittoria, quello dell’albero nel palazzo del Consiglio comunale, fino al rogosembra ormai assodato di natura dolosa – della Villa comunale di ieri sera, sono solo gli ultimi episodi di una crescente aggressività criminale che si percepisce in maniera evidente in città”.

Appare assai probabile che, come spesso accaduto in passato, pezzi di criminalità spicciola, baby gang o piccoli delinquenti, vengano utilizzati per creare confusione. E si sa, quando l’attenzione è concentrata su fatti eclatanti, chi ha interesse ad agire indisturbato su altri fronti, riesce a farlo con maggiore disinvoltura e spesso la fa franca“, argomenta l’ex pm napoletano.

Non sono mai stato un complottista, ma solo un realista – aggiunge poi Marescaoggi c’è bisogno di essere più realista del re: non mi stupirebbe assistere nei prossimi mesi ad una recrudescenza di atti criminali violenti e ad un ritorno delle guerre tra bande. Non immagino i prossimi mesi particolarmente sereni“.

Lecito, dunque, per il consigliere di opposizione, “chiedersi subito chi ci sia dietro questa strategia e a chi possa interessare avere le mani libere per i suoi loschi affari. A me una preoccupazione sorge spontanea: si chiama Pnrr“.

Allora – è la conclusione del magistrato reintegrato a Campobasso dopo l’aspettativa elettorale a Napoli – Non cadiamo nell’errore di pensare di essere di fronte a fatti isolati, magari frutto solo del diffuso disagio sociale e fini a se stessi. Si tratta di una questione di sicurezza maledettamente seria, di fronte alla quale non possiamo farci trovare impreparati“.

Per contrastare un sistema criminale, ci vuole strategia, bisogna organizzare e mettere in campo sinergie istituzionali – è l’avviso di MarescaNoi siamo pronti a scendere in campo, come sempre, con coraggio e determinazione“. 

Tant’è che, in un modo o nell’altro, i colleghi napoletani sono già avvisati.