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NAPOLI – “Io sono un uomo delle istituzioni. Rispetto profondamente la magistratura. Farò la mia scelta di passare o meno a fare politica solo quando ne sarò convinto: per me, sarebbe una scelta di vita. Ed è una scelta che va fatta valutando bene l’agibilità”.

Sono le parole di Catello Maresca, ex pm della Dda ora sostituto procuratore generale a Napoli, nel corso della trasmissione “A tu per tu” condotta da Lorenzo Crea su GT Channel.

Quale agibilità? E’ la domanda che rimane nell’aria nello studio televisivo. E che fa rimanere col fiato sospeso soprattutto il centrodestra, in attesa, dopo una serie di incontri e contatti che ormai va avanti da quasi un anno, del suo sì per ufficializzarlo pubblicamente suo leader per la prossima corsa alla conquista di Palazzo San Giacomo.

E quindi: su GT Channel, va in onda la scena plastica di questi mesi. Maresca fa il candidato sindaco senza dire di esserlo. Parla persino della prima cosa che farebbe da primo cittadino (“riaprire la galleria Vittoria”). Individua le sue 3 priorità per Napoli (“lavoro, sicurezza e sviluppo economico”). Lancia il messaggio che “la difficile situazione di Napoli, non solo dal punto di vista economico, va affrontata con una squadra all’altezza, non con un solo uomo che si abbraccia la croce”. Avverte che “il passaggio alla politica lo farei solo con la piena consapevolezza di fare bene”. Ma tutto rimane un dire e un non dire.

Maresca continua a fare il “candidato a sua insaputa”, per dirla col sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Lui che ama il calcio e che riconosce di “essere orgoglioso di essere visto come una possibile soluzione ai problemi della città”, per ora, continua a fare il mago della melina.