- Pubblicità -
Tempo di lettura: 6 minuti

Napoli – Presieduta da Nino Simeone, la commissione Infrastrutture e Mobilità ha fatto il punto con il Responsabile Unico del Procedimento, Massimo Santoro, sull’andamento dei lavori in Via Marina. Sono intervenuti l’assessora alla Mobilità Alessandra Clemente; Serena Riccio, direttore centrale Infrastrutture, Lavori pubblici e Mobilità; il Direttore dei lavori di Via Marina, Nicola Masella; per la Polizia Locale, i comandanti di reparto della U.O. Poggioreale, capitano Marraffino, e Barra-San Giovanni, capitano Fiorillo.

Entro il prossimo 31 marzo 2019 verranno completate le opere funzionali in Via Marina, ed entro il 30 settembre 2019 l’intero lavoro verrà concluso. E’ quanto ha illustrato alla commissione Infrastrutture il Responsabile Unico del Procedimento Massimo Santoro, che ha ricostruito l’iter che ha portato, lo scorso 28 dicembre 2018, alla determina di affidamento dei lavori alla nuova ditta che porterà a compimento i lavori, dopo che si era resa necessaria la risoluzione contrattuale per grave inadempienza con la prima affidataria, e dopo che le altre ditte collocate utilmente in graduatoria, e interpellate ai sensi di legge, avevano rifiutato di subentrare. L’appalto è di 5,2 milioni di euro – la somma residua da impiegare – e sono ora in corso le verifiche sull’impresa previste dalla norma; una volta ottenute le certificazioni si potrà procedere alla stipula del contratto. Effettuati anche lo stato di consistenza del cantiere e l’accertamento tecnico e contabile sulle opere già svolte. Inoltre, nelle more della stipula del contratto, sono state fatte alla nuova ditta affidataria due consegne sotto riserva di legge, per la messa in sicurezza del cantiere e per il ripristino delle condizioni che consentiranno la ripresa dei lavori. Rispondendo alle domande dei consiglieri intervenuti nel corso del successivo dibattito, l’architetto Santoro ha specificato che, in base al cronoprogramma fornito alla Regione e ai rappresentati della Commissione europea dopo la visita dello scorso 25 gennaio,  le opere funzionali al 31 marzo prevedono il completamento della corsia centrale di via Marina (le due laterali sono già completate), e la possibilità di assicurare il passaggio di autobus, filobus e tram. Al 30 settembre 2019 tutto il lavoro sarà concluso, fino a via Pazzigno. In conclusione, Santoro ha chiarito le modalità di liquidazione degli Stati di Avanzamento dei Lavori (SAL), e ha assicurato che ogni fase del procedimento è strettamente controllata.

Molti gli interventi dei consiglieri comunali. Aniello Esposito (Partito Democratico) ha evidenziato la necessità che la commissione abbia a disposizione i documenti relativi al procedimento, per poter dare ai  cittadini le risposte che chiedono da tempo; sull’area est della città esiste un degrado diffuso ormai inaccettabile. Serve chiarire chi ristorerà i cittadini per i disagi connessi all’assenza di trasporto pubblico che collega al centro città, quando nel deposito ANM di San Giovanni da tre anni stazionano 40 tram inutilizzati, seppure regolarmente mantenuti. Da tempo sono stati segnalati i disagi dei residenti di S. Erasmo che di fatto vivono su una fogna a cielo aperto, e anche su quello – malgrado gli impegni presi dall’assessore Calabrese – ancora non ci sono risposte. Il problema di via Marina rientra nella più generale criticità delle infrastrutture in città, ha evidenziato David Lebro (La Città): ovunque si registra la presenza di cantieri caotici, mal gestiti, che chiamano direttamente in causa le responsabilità dell’assessorato e dei servizi. Su via Marina serviva più chiarezza sulle criticità che già da tempo si registravano, e non si possono negare precise responsabilità politiche sui ritardi e sullo stato di abbandono nel quale è stato lasciato il cantiere per oltre un anno. Occorrono risposte chiare e immediate sulle criticità dei residenti a Sant’Erasmo, sui tempi di ripristino delle tratte tramviarie, sia in direzione Acton che Poggioreale, il tema è infatti che oggi esiste un’intera parte della città completamente isolata, e questo rappresenta un danno incalcolabile. Per Mario Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) è anomalo interpellare i servizi su temi che invece andrebbero chiariti dalla parte politica (su questo aspetto il presidente Simeone ha spiegato che l’invito di oggi ai responsabili dei servizi è successivo ad un confronto con la parte politica al quale i dirigenti non avevano potuto partecipare). Importante, ha concluso Coppeto, è avere la certezza che al 31 marzo i cittadini avranno nuovamente la possibilità di percorrere Via Marina in tram. Per Andrea Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) il confronto con i responsabili dei servizi rientra nella normale attività di controllo esercitata dai consiglieri comunali, non è pertanto anomalo interpellarli. Rivolgendosi all’assessora Clemente, ha chiesto che sulla grave vicenda giudiziaria che riguarda i lavori di via Marina, che configurerebbe una truffa ai danni del Comune, l’amministrazione comunale si faccia carico di relazionare al Consiglio sull’andamento della vicenda, e che si accerti che siano statu fatti tutti  gli opportuni controlli, si tratta infatti di cose gravi rispetto alle quali non basta limitarsi a definire il Comune parte lesa. Con onestà intellettuale, ha precisato Vincenzo Moretto (Prima Napoli), bisogna prendere atto delle responsabilità politiche dell’amministrazione comunale su diversi aspetti di questa vicenda: il mancato intervento per le problematiche fognarie si Sant’Erasmo; la gestione di tutti i cantieri delle aree limitrofe; nessuna attenzione ai problemi di viabilità connessi ai cantieri, manca ancora un’adeguata segnaletica per orientare i conducenti; la stessa scelta delle tipologie di alberi piantumati in Via Marina. Sono tutti elementi che destano preoccupazione, e che dovrebbero ricevere risposte dalla parte politica, che continua ad essere assente, per questo, ha concluso, vanno chieste le dimissioni dell’assessore alle Infrastrutture Calabrese. Diego Venanzoni (Partito Democratico) ha chiesto che venga comunicato alla commissione quando l’amministrazione comunale si costituirà in giudizio per la vicenda giudiziaria che la vede parte lesa. Ciro Langella (Agorà) ha evidenziato la necessità di tener conto delle ricadute sulla viabilità dei lavori sul tracciato tramviario, ricordando i pericoli per i centauri connessi ai binari sporgenti in Via Acton e in piazza Nazionale.

Nel suo intervento l’assessora alla Mobilità Alessandra Clemente ha evidenziato l’importanza di puntare sulla collaborazione tra Giunta, Consiglio comunale e strutture tecniche e dirigenziali per avviare processi virtuosi nell’interesse della città, soprattutto su temi così complessi. Nel caso di via Marina, l’Assessora si è impegnata a comunicare tempestivamente alla Commissione l’andamento della vicenda processuale, e i suoi eventuali sviluppi sul piano penale o civilistico.

Sulla richiesta avanzata da molti consiglieri relativa all’urgente ripristino della linea tramviaria che passa per Via Marina, Serena Riccio – direttore centrale Infrastrutture, Lavori pubblici, Mobilità – ha chiarito che esistono ancora alcuni ostacoli fisici sul tracciato tramviario, il primo in corrispondenza dell’emiciclo di Poggioreale, il secondo in corrispondenza del sottopasso Acton/piazza Municipio. Se sull’asse San Giovanni – Via Cristoforo Colombo è possibile un primo ripristino attraverso i mezzi bidirezionali, bisognerà attendere la primavera del 2020 per il ripristino dell’intera tratta fino a piazza Sannazaro. Per la tratta che da San Giovanni è diretta a via Nuova Poggioreale, sono necessari ulteriori approfondimenti per valutare soluzioni infrastrutturali che consentano ai tram di arrivare almeno fino all’emiciclo di Poggioreale, e su questo la commissione tornerà a riunirsi entro pochi giorni.