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Napoli – Il 17 maggio 1993 Maurizio Estate veniva ucciso dopo essere intervenuto per sventare un tentativo di rapina: aveva solo 23 anni ed è una delle tante vittime innocenti della criminalità. Oggi, 27 anni dopo la sua morte, Maurizio avrebbe avuto 50 anni. A ricordarlo è suo nipote Davide Estate, presidente dell’associazione Fai Antiracket Vomero-Arenella, con un’emozionante lettera.

“Caro Maurizio oggi è 17 maggio come quello del 1993, anzi no diverso. Oggi avresti 50 anni io ne ho 40, insomma ci “stiamo facendo grandi”. Stiamo vivendo un momento difficile e manca il tuo sorriso e le tue parole rassicuranti, sì questo è mancato dal quel maggio del ’93.

Siamo riusciti a ricordarti ogni anno, a tenere accesa quella piccola luce, oggi hai un piazza a Scampia e un “Largo Maurizio Estate” a salita Vetriera, lì dove c’era la tua officina. E dove lavoravi insieme al nonno e alla nonna, mi raccomando abbracciali forte per me. Ho parlato tanto di te nelle scuole, nelle librerie, nelle piazze, in ogni luogo dove il tuo sacrificio potesse essere di esempio.

C’è un’associazione con il tuo nome che aiuta le vittime del racket e delle estorsioni. Volevo dirti che conservo ancora il tuo casco azzurro con cui andavi in vespa e il primo walkman che mi regalasti.

Maurizio che fatica per nn farti dimenticare, sai le persone come te o vengono relegate al rango dell’Eroe con cui la società etichetta tutti quegli esempi che poi nn vuol seguire o peggio cerca di dimenticarli. Ma tu non sei stato dimenticato, io ho ricordato e ho fatto ricordare alla gente ciò che era accaduto e tu chi eri per riaccendere quella fiamma che nn si spegnerà mai.

Maurizio, Napoli in parte è cambiata, la gente trova il coraggio di ribellarsi, di alzare lo sguardo, la gente si indigna, si arrabbia, la gente denuncia, oggi ci sono anche i social anche per denunciare. Certo non è tutto perfetto, non tutto è cambiato o come lo immaginavi tu, ma di cose ne sono successe dal ’93.

Oggi sono sicuro che saresti stato tra i tanti ragazzi che hanno aiutato la gente in difficoltà in questo momento di emergenza, saresti stato lì in prima linea come sempre. Maurizio, Napoli è come te. Ha un grande cuore Napoli.

Un abbraccio, Davide”.