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Napoli – “La fatica non è mai sprecata: soffri ma sogni” raccontava Pietro Mennea.
Oggi, a sette anni dalla sua scomparsa, il mito di Mennea incontra i miti del mondo classico, nel museo che ospita i due “Corridori” bronzi di Ercolano sarà la volta del corridore ideale per l’immaginario collettivo di ogni italiano.
Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in occasione del Napoli Teatro Festival, verrà presentato il suo libro postumo ‘Monaco 1972. Una tragedia che poteva essere evitata‘. Appuntamento per il 16 luglio alle ore 11 e 30.

La storia, narrata dallo stesso sportivo, ripercorre le tragiche vicende che segnarono le Olimpiadi di Monaco del 1972. Quando nella notte tra il 4 e il 5 settembre un commando terroristico palestinese entrò nel Villaggio Olimpico e prese in ostaggio gli undici atleti israeliani. Il bilancio fu tragico.
Due atleti vennero uccisi quella stessa sera per aver provato ad opporre resistenza, mentre gli altri nove persero la vita il giorno seguente in aeroporto in uno sciagurato tentativo di liberazione da parte della Polizia tedesca. Mentre Pietro Mennea stava per coronare il suo sogno, raggiunto a suon di fatica alle Olimpiadi di Mosca nel 1980, il mondo dello sport scopriva la brutalità della guerra e dai paradossi in Palestina.