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Napoli – Rimossi i tre alberi a rischio crollo, in pratica uno al mese, riapre al pubblico il Parco Virgiliano. Da domani mattina lo spettacolare polmone verde di Posillipo sarà di nuovo accessibile dopo la chiusura disposta dall’amministrazione comunale in seguito alla tempesta di vento che a fine ottobre si è abbattuta su Napoli.
Più o meno soddisfatto per il risultato raggiunto l’assessore comunale al Verde urbano e allo Sport, Ciro Borriello: «Grazie a un intenso lavoro dell’Agenzia regionale Universiadi 2019 – commenta – in sinergia con il Servizio verde della città, nonché al protagonismo di associazioni e comitati, in questi mesi, è stato possibile unire gli sforzi per restituire alla città uno dei più importanti polmoni di verde. Gli interventi hanno rimosso i soli ostacoli creati dal maltempo, nonostante le esigue risorse economiche a disposizione, pur permanendo le restanti difficoltà relegate a un progetto complessivo di riqualificazione allo studio dell’amministrazione comunale».
 
Nelle prossime settimane saranno riaperti alcuni altri parchi cittadini, anch’essi chiusi nei mesi scorsi per ragioni di sicurezza, a partire dal parco San Gaetano Errico di via delle Galassie, nel quartiere Secondigliano, e il Parco del Poggio, nella zona collinare della città. Quanto al Virgiliano, rimarrà aperto fino al prossimo 30 aprile dalle ore 7 alle ore 21, dal lunedì al venerdì, e dalle ore 7 alle ore 22 il sabato e la domenica.
Tutto bene, dunque? Non proprio. Al netto delle ataviche difficoltà economiche del Comune, restano infatti sul tavolo le perplessità legate ai tempi “biblici” che ci sono voluti per riaprire al pubblico il Virgiliano. «In pratica l’amministrazione centrale ha impiegato tre mesi per rimuovere i tre alberi a rischio, di cui uno era già caduto al suolo», è il commento di Francesco De Giovanni, presidente della Municipalità 1, che aggiunge: «A questo punto confidiamo quantomeno negli ormai imminenti lavori per le Universiardi e all’eventuale interessamento del Fai e dei privati. Certo, al momento siamo ancora nell’ambito delle ipotesi e dell’eventuale progetto non conosciamo praticamente nessun dettaglio».