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NAPOLI – Aggredito per nulla, per uno sguardo di troppo. Adesso è in prognosi riservata, e ancora in gravi condizioni, Gaetano, il quindicenne di Melito che ieri sera è stato aggredito da un branco di dieci ragazzi alla stazione della metropolitana di Chiaiano, quartiere Nord di Napoli. Il ragazzino era in compagnia di due cugini, diretto al Vomero, quando alle 18.30 circa, è stato preso a calci e pugni che gli hanno spappolato la milza. Sul posto la polizia che ha cercato, invano, testimoni. Le telecamere dei sistemi di videosorveglianza non avrebbero ripreso la scena perché puntate solo all’ingresso della stazione. Dopo la rissa, nata per futili motivi, molto sofferente, il 15enne è riuscito a tornare a casa a Melito e, in preda a dolori lancianti e livido in volto, è stato accompagnato presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania dai genitori. Qui gli accertamenti medici hanno fatto luce sulle sue condizioni di salute: milza spappolata che è stata poi asportata.

LA MADRE – Ha la forza di parlare per lanciare un appello accorato: «Io voglio giustizia». È Stella, la mamma di Gaetano che ai giornalisti chiede di sollecitare l’opinione pubblica affinché «queste cose non avvengano mai più». «Mio figlio ha dovuto subire l’asportazione della milza ma poteva capitargli anche qualcosa di peggio. Non è possibile che episodi del genere si ripetono con tanta frequenza», dice la donna riferendosi al caso di Arturo, il 17enne accoltellato a dicembre nel centro di Napoli, al quale un branco di ragazzini lo ha quasi ucciso tagliandoli la gola. «La prossima volta, a chi toccherà?Non siamo tutelati, questa violenza assurda deve finire». Poi racconta quanto accaduto a suo figlio. «Lo hanno avvicinato e con una scusa gli hanno chiesto l’ora. Poi la furia. Calci e pugni e nessuno è intervenuto. Dico che chi non interviene è complice. Mio figlio, con una milza spappolata è tornato a casa da solo».