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Napoli – E’ giallo sulla dinamica relativa all’evasione di due detenuti nordafricani, entrambi con età inferiore ai 18 anni, avvenuta nella notte tra domenica e lunedì nel carcere minorile di Nisida a Napoli. Sull’episodio, denunciato solo nelle scorse ore dal Sappe(Sindacato autonomo di  polizia penitenziaria), è stata aperta una indagine interna da parte del ministero della Giustizia. A Napoli e provincia è partita la caccia delle forze dell’ordine ai due fuggitivi che potrebbero aver approfittato dei lavori di ristrutturazione presenti nel penitenziario napoletano.

Un grave episodio che riaccende le polemiche sulla sicurezza nelle carceri. A ribadire, ancora una volta, il concetto è il segretario generale del Sappe Donato Capece che sottolinea la “superficialità con cui sono state trattate e gestite le molte denunce fatte dal Sappe sulle condizioni di sicurezza all’ interno della struttura” e di “responsabilità ben precise”. “Il sistema penitenziario, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di più. Abbiamo registrato un numero di evasioni incredibili, da istituti e da mancati rientri, in pochissime settimane”, aggiunge Capece. Secondo il Sappela sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, dall’aver tolto le sentinelle della polizia”.

Sulla vicenda è intervenuto anche Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), questore della Camera dei deputati, che attacca il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “C’è una chiara responsabilità politica da parte del ministro – ha spiegato Cirielli annunciando una interrogazione parlamentare -. Da mesi i sindacati della polizia segnalano le scarse condizioni di sicurezza negli istituti penitenziari ma purtroppo il ministro Bonafede sembra un turista. Dimentica che gli italiani gli pagano lo stipendio per risolvere i problemi all’interno delle carceri e garantire la sicurezza degli agenti”. “L’auspicio e’ che la Lega possa velocemente porre fine a questa esperienza di governo, liberando anche gli agenti dell’incompetenza di Bonafede” , ha concluso Cirielli.