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Napoli – A partire dalla giornata di domani giovedì 24 giungo e fino al prossimo giovedì 1 luglio, si terrà una fantastica mostra d’arte all’interno del Castel dell’Ovo.  Il vernissage sarà ad opera di Antonella Botticelli con il titolo “Sulle tracce dell’anima”.

Antonella Botticelli è nata a Benevento e cresciuta a Maddaloni. Muove i primi passi nel mondo dell’arte sotto la guida del maestro Crescenzo Del Vecchio. Dopo gli esordi figurativi approda ad una pittura informale dal forte connotato materico. Ha partecipato a significative mostre collettive e tenuto personali in varie città italiane e all’estero migliorando di volta in volta il suo background.

Artista poliedrica e di grande fama che cambia volto alla sua arte durante la pandemia. La costante ricerca della normalità, di riprendere in mano la propria vita dopo il devastante periodo del covid l’ha segnata profondamente.

Il critico d’arte Giorgio Agnisola diceva che la sua arte era un continuo equilibrio tra visionarietà ed astrazione e recupero un segno carico di energia. Una energia che è stata resa ancora più forte dal complicato periodo storico.

Di seguito l’intervista ad Antonella Botticelli.

Antonella, ci parli della mostra
“La mia è una ricerca che dura da anni. La mostra è composta da circa 30 opere che partono dal 2014 fino a quelle più recenti di questo anno. Si può dire che la mia è una ricerca artistica conclusasi con le opere della pandemia che parlano di questo periodo un po’ sospeso, complicato per tutti. Opere che parlano di me, della mia anima.”

Com’è cambiata l’arte con l’avvento del Covid? 
“Il covid ha portato un cambiamento molto drastico in negativo nel mondo e nell’arte in generale. Personalmente ha totalmente cambiato la mia ricerca. Forse la voglia di rinascita, la voglia di vivere, di tornare alla normalità ed al bello sono stati fattori positivi. La mia ricerca è migliorata. Più colorata. Non si può dire lo stesso di altri colleghi però. Alcuni artisti si sono completamente bloccati con la pandemia mentre a me ha fatto l’effetto contrario. Durante il primo lockdown ho creato un bellissimo filone mentre nel secondo mi sono basato su un filone dantesco in omaggio al 700 anniversario del sommo poeta.”

La mostra avrà luogo al Castel dell’Ovo, una location mozzafiato
“Una scelta ottima, è molto importante anche a livello visivo. Ma soprattutto è importante per noi artisti italiani che tendiamo ad essere riconosciuti più all’estero che in Italia. Il Castel dell’Ovo è infatti una location molto ambita dagli stranieri ed in questo modo si può ottenere una maggiore visibilità al di fuori del turista italiano. Sono molto contenta e ci tengo a ringraziare l’assessore alla cultura Annamaria Palmieri, l’assessorato all’istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.”