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Napoli – Dopo anni di degrado e incuria, la stazione Agnano-Terme della Cumana mostra alla città il proprio nuovo volto. È stato inaugurato stamattina il primo dei tre scali ferroviari tirato a lucido grazie al progetto “Operazione Trasparenza“, interamente finanziato con fondi ottenuti dall’Eav come risarcimento per illeciti commessi in passate gestioni.

Il recupero architettonico e funzionale di tre stazioni storiche nasce grazie alla collaborazione tra l’Ente Autonomo Volturno (azienda di trasporto pubblico di proprietà della Regione Campania), Accademia di Belle Arti di Napoli e Inward-Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana. Proprio intorno all’idea di trasparenza, declinata attraverso gli elementi più pertinenti ai luoghi dal punto di vista storico, geografico e paesaggistico, si sviluppa l’intera idea: l’acqua (stazione di Agnano Terme), l’aria (stazione Dazio) e la luce (stazione di Grotta del Sole-Monteruscello) sono gli elementi naturali scelti per rappresentare il tema.

Soddisfatto per il primo risultato raggiunto il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio: «Continua il nostro impegno – spiega – per restituire ai cittadini campani un trasporto pubblico degno di questo nome stazione dopo stazione, treno dopo treno, giorno dopo giorno, senza mollare un centimetro. Dopo Agnano, inaugureremo ancora le stazioni di Dazio e Grotta del Sole, sempre in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti, diretta dal professor Gaeta che ringrazio e con gli street-artist coordinati da Inward. Restituiamo queste stazioni ai cittadini senza gravare per un centesimo sui contribuenti, ma con fondi recuperati in sede legale per illeciti commessi nelle passate gestioni. Vogliamo lanciare un messaggio forte: la trasparenza non è solo giusta e utile, ma è anche bella. Le good pratices rendono alla collettività più servizi, più strumenti, più fiducia». All’inaugurazione di stamattina hanno presenziato, tra gli altri, anche diversi esponenti dell’amministrazione comunale, con il presidente della Municipalità Bagnoli-Fuorigrotta Diego Civitillo e alcuni consiglieri del parlamentino di via Acate.