«Un Comune che rinuncia al proprio ruolo e abdica alla sua funzione più naturale: tutelare e valorizzare i beni comuni. La notizia della cessione della gestione delle ville e dei grandi parchi cittadini ai privati – commenta con forza la consigliera indipendente della Regione Campania, Marì Muscarà – rappresenta l’ennesimo schiaffo alla città e ai cittadini napoletani. Un patrimonio che appartiene a tutti viene sottratto al godimento collettivo per trasformarsi in occasione di profitto».
Muscarà ricorda come l’Assessore Santagata avesse promesso nel 2024 la creazione di 800 posti di lavoro per nuovi giardinieri: «Invece di dare lavoro ai nostri giovani, che vengono continuamente illusi con la favola del “ritorno a Napoli per realizzare i propri sogni”, si preferisce svendere il verde cittadino alle società private. Il risultato? Nessuna nuova occupazione, meno diritti per i cittadini e più affari per pochi».
Non solo manutenzione degli alberi e cura del verde: la preoccupazione riguarda anche l’uso degli spazi pubblici. «Questi parchi – continua Muscarà – rischiano di trasformarsi in scenari per eventi privati a pagamento, escludendo i cittadini che sono i veri proprietari di questi beni. È una privatizzazione mascherata, che limita ulteriormente il diritto dei napoletani a vivere i propri spazi verdi liberamente. L’esperienza non ci ha insegnato nulla, partì tutto con le concessioni sulle spiagge, oggi Napoli non ha spiagge pubbliche».
Infine, la consigliera lancia un duro affondo verso chi dovrebbe vigilare: «Dove sono i Verdi? Dove sono gli ambientalisti che dovrebbero difendere la città da un simile scempio? L’Assessore Santagata, ribattezzato ormai da tanti come “Attila” per lo stato in cui ha ridotto il verde cittadino, continua indisturbato in una politica di smantellamento del bene pubblico. A Napoli serve una visione che metta al centro i cittadini, non i profitti delle società private».