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Impiantati nel maggio di due anni fa in piazza Santa Maria degli Angeli, oggi alcuni di quegli alberi si sono già seccati. “Il problema nasce perché in questa grande costruzione faraonica avevano dimenticato di mettere un punto d’acqua” spiega Giovanna Mazzone, presidente della Municipalità 1. Gli alberi rientrano infatti nei lavori per la nuova piazza, legati all’apertura della stazione Chiaia della linea 6. Un progetto ambizioso, nella storica piazza di Pizzofalcone. Qui gli spazi esterni dialogano con la stazione, premiata a livello internazionale dal prestigioso Prix Versailles 2024. “Non era previsto l’impianto di irrigazione – aggiunge Mazzone – per una serie di motivazioni tecniche, ma del resto non è stato previsto nemmeno un bocchettone per l’acqua”.

In piazza ci sono soltanto due punti per gli idranti. Ben presto, si è capito che “non era assolutamente possibile poter innaffiare le piante”. E il triste destino degli alberi ha generato alcuni malumori, tra residenti e associazioni locali. Tuttavia la Municipalità ha appena ottenuto un intervento dalla ditta che ha costruito la metropolitana. Si tratta di una riduzione su uno dei bocchettoni. In questo modo potranno metterci un tubo da innaffio, per iniziare le operazioni di innaffiamento delle essenze rimaste. “A settembre poi verranno ripiantumate quelle seccate” precisa la presidente municipale.

Gli alberi com’erano nel 2023
Gli alberi nel 2023

In tutto questo tempo, si è andati avanti come si poteva. “Si è sopperito con l’impresa di pulizia dell’Anm che – dice Mazzone – ogni tanto dava l’acqua alle piante, ma contestualmente non è che si è risolto il problema”. Nella vicenda degli alberi, peraltro gli ostacoli non sono solo di ordine tecnico. “L’innaffio – svela la presidente – non sarà fatto dalla ditta che cura il verde della Municipalità, perché con il budget non ce la potremo mai fare, quindi lo farò io personalmente, insieme ad altre persone del quartiere“. Stamane è comunque previsto un intervento della ditta, per la pulizia delle essenze morte e delle aiuole. Si prova a fare di necessità virtù.