- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

L’ammutinamento. Un problema che continua a incombere sul Napoli e sulla serenità dello spogliatoio e non mostra soluzioni vicine. Da quel 5 novembre, quando la squadra si rifiutò di andare in ritiro dopo il match col Salisburgo, Aurelio De Laurentiis non ha mai fatto un passo indietro. Il presidente vuole imporre pesanti multe ai giocatori e minaccia pure azioni legali per danni di immagine, rivalendosi proprio sui contratti che riguardano questi diritti, che ogni giocatore del Napoli ha sottoscritto. Le multe richieste dal club ammontano complessivamente a quasi 2,5 milioni ed è stata avviata la procedura degli arbitrati, uno per ognuno dei 24 giocatori.

Come riporta l’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’, Il Napoli ha nominato come proprio arbitro per i 24 collegi da formare il giuslavorista Bruno Piacci, i giocatori hanno nominato diversi altri esperti come arbitri, ma è clamorosa l’istanza di ricusazione, fatta attraverso i propri legali, da parte di almeno sei giocatori del Napoli. Insigne, Lozano,Manolas, Mertens, Milik e Zielinski hanno chiesto al Tribunale di Napoli la sostituzione di Piacci. Il Tribunale ancora non si è espresso e questo allunga ulteriormente i tempi di una situazione che resterà “pendente” almeno per un altro paio di mesi. Tra l’altro comunque i due arbitri di ogni singolo collegio hanno rifiutato le proposte altrui per la nomina del presidente, confermando un dialogo nullo fra giocatori e società e una battaglia che sarà lunga e dannosa per tutti. Ora servirà che il Tribunale di Napoli si esprima sulla richiesta precedi ricusazione e nomini comunque i presidenti di ogni collegio. Una vicenda burocratica complessa che forse poteva essere evitata, se fra le parti fosse emersa una volontà di transare chiudendo una brutta pagina.

Continua la guerra sotterranea, con la tensione dei giocatori per una successiva causa civile sui diritti di immagine, dove in ballo ci sarebbe molto di più, economicamente: parliamo di circa il trenta per cento dell’intero ingaggio annuale di ogni tesserato. In più ci sono anche le ripercussioni sul mercato. Perché, per esempio, nel gruppo dei “ricusatori” ci sono i giocatori di “area Raiola”. Complicato un domani imbastire nuove trattative con un agente così potente a livello internazionale. Per non parlare dei danni concreti sulla serenità di uno spogliatoio e basta guardare la classifica del Napoli per capire, anche se questo non deve essere un alibi per nessuno.