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Torre del Greco (Na) – Condanna ribadita e risarcimenti triplicati. La Corte d’assise d’appello di Venezia ha confermato i venti anni di carcere inflitti in primo grado al pizzaiolo Antonio Ascione, che all’alba del 23 luglio 2017 uccise a Musile del Piave, mentre si trovava inerme nel proprio letto, l’ex moglie Maria Archetta Mennella.

I giudici di secondo grado hanno triplicato i risarcimenti nei confronti dei familiari della donna, difesi dall’avvocato Alberto Berardi e dallo Studio 3a, stabilendo un risarcimento di 150mila euro per i due figli della coppia, 100mila per la madre della vittima e 60mila euro per la sorella e il fratello. Accolto quindi il ricorso con il quale il pm Raffaele Incardona ha contestato il mancato riconoscimento dei futili motivi. Respinta invece l’istanza della difesa di Ascione, finalizzata a ottenere una pena più lieve.