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Napoli – Dries Mertens e Gennaro Gattuso hanno presentato l’esordio in Europa League fra Napoli e AZ Alkmaar. 

Le parole di Dries Mertens – 

Periodo difficile fuori dal campo: “E’ brutto, siamo rimasti qui, io quando non posso uscire non sto bene, poi anche non andare in nazionale è brutto ma dobbiamo accettarlo e restare positivi. Abbiamo iniziato bene e dobbiamo vincere altre partite”.

Hai sfiorato l’EL, ora sogni di arrivare fino in fondo: “Sì, dobbiamo vedere anche l’esempio dell’Inter arrivata in finale. Non è facile, ma è importante per noi e per tanti giocatori, ne abbiamo tanti e molti hanno fame di giocare”.

Questo Napoli è più competitivo: “Sì e no, non dobbiamo dimenticare che abbiamo perso dei giocatori oltre a prenderne, ma più tempo insieme e più allenamenti e più diventiamo forte. La cosa più importante è lavorare e stiamo lavorando bene, ogni giorno cresciamo”.

Come stai con la spalla? “Bene, bene”. Con Osimhen come cambia il tuo gioco? “Tanto, lui ci dà profondità, abbiamo visto con l’Atalanta che lui e Lozano portano la difesa lontana e io posso toccare più palloni, ma ci sono anche altri giocatori”.

Che motivazioni serviranno con l’AZ: “Tante, non è facile quando cambi modulo, arrivano anche momenti difficili, stiamo ancora lavorando. AZ è una squadra con giocatori giovani fortissimi, con grandissimo futuro, se non sei sveglio puoi anche perdere e prendere tantissimi gol”.

Oggi segnate di più, qual è il motivo? “Quando c’è un cross siamo con più giocatori in area, questo era il punto debole dell’anno scorso”.

Con questo modulo sei più regista offensivo, cosa ti dà in più?Anche l’anno scorso venivo dietro a toccare più palloni, ora ho più spazio perché i compagni mi portano via la difesa”.

Le parole di Rino Gattuso –

Cosa rappresenta l’Europa League?Un obiettivo, sappiamo i sacrifici che abbiamo fatto l’anno scorso per qualificarci, è stato importante farlo direttamente tramite la Coppa. E’ importante per me, lo staff, la società, dobbiamo passare il turno”.

La squadra è pronta per il turnover o serve continuità? “Ci saranno 3-4 giocatori che non hanno giocato con l’Atalanta. Io ci ho sbattuto i tempi, al Milan cambiavo 7-8 giocatori e mi sono fatto un’idea. Metti anche in difficoltà i giocatori che mandi in campo, bisogna fare scelte giuste e non cambiare 9-10 giocatori. Ogni partita non faremo tantissimo turnover”.

Ancora sulle varie competizioni: “Non scegliamo obiettivi, metteremo sempre la migliore formazione, abbiamo già perso 2 giocatori e quando torneranno dovranno ritrovare la condizione”.

Qualche giocatore top resterà fuori col centrocampo a 2? “Abbiamo tanti giocatori, Elmas può fare tanti ruoli, l’esterno, il sotto-punta come in nazionale, poi si gioca ogni 3 giorni e parlerà il campo. Chi si allena in un certo modo, trova spazio”.

E’ opportuno giocare la partita o c’è timore di nuovi contagi? “Il timore c’è, come l’abbiamo avuta col Genoa. In questo momento c’è timore anche quando si va fuori, si sta a casa quindi ed il calcio è una grande azienda che perde tanto tra biglietti e sponsor ed abbiamo il dovere di far continuare l’azienda. Il timore c’è, poi chi ci governa prenderà le proprie decisioni”.

Con Insigne e Zielinski, le sue scelte saranno più difficili? “Sicuramente, ma ora Insigne viene da 20 giorni fermo, deve mettere benzina nelle gambe allenandosi con continuità. Spero di avere sempre queste difficoltà di scelta, ho la consapevolezza di allenare una squadra forte”.

L’Inter ha sfiorato la vittoria in EL, cosa rappresenta questa competizione? “Rappresenta tanto, per tutti noi, sembra che domani giochiamo con gli scappati di casa mentre è un girone difficile da passare. L’Az l’anno scorso era al vertice con l’Ajax, ha dato via un solo giocatore, hanno problemi di Covid ma mancherà solo 1 giocatore titolare in attacco. Dovremo esprimerci al massimo per passare!”

Questa sembra essere una squadra che si diverte: “Durante la settimana bisogna lavorare con serietà, se vuoi fare un certo calcio serve appartenenza e passione. In questo momento la squadra si allena con grande entusiasmo e riesce a far fatica con grande serenità. Questa è la cosa bella di allenare questo gruppo”.