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Napoli – Dopo l’arresto del cognato, si è impegnato in prima persona per riscuotere i crediti da un imprenditore vittima di usura. Nella serata del 6 gennaio, a Melito di Napoli, i militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, al termine di serrate ricerche, hanno arrestato Sabatino Pellegrini, 51enne ritenuto dagli investigatori affiliato al clan Mallardo, che l’8 novembre 2019 si era sottratto ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, poiché ritenuto responsabile di estorsione aggravata dal metodo mafioso, in quanto avrebbe estorto ad un imprenditore il provento illecito dell’usura perpetrata da Gennaro Trambarulo, 59enne ritenuto affiliato di spicco del clan Mallardo. Quest’ultimo, cognato di Pellegrini, è stato arrestato il 5 novembre dal Nucleo Investigativo unitamente alla convivente Carmela Pellegrini, giacché entrambi ritenuti responsabili, tra le altre cose, di usura aggravata. La coppia era pronta a far perdere le proprie tracce e a partire per Dubai

Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e dirette dal sostituto procuratore Maria Sepe e dal prouratore Aggiunto Giuseppe Borrelli della DDA partenopea, hanno già portato all’emissione di un fermo di indiziato di delitto (4 novembre 2019) e della successiva ordinanza di custodia cautelare in carcere (8 novembre) in cui Trambarulo e la compagna sono stati ritenuti responsabili a vario titolo dei delitti di violenza privata, usura ed estorsione continuata e aggravata da metodo mafioso, ai danni di due imprenditori, operanti nell’hinterland nel settore alimentare e tessile.

In tale disegno criminoso Sabatino Pellegrini si è impegnato a recuperare i crediti dalle vittime di Trambarulo. Il latitante è stato sorpreso al piano terra di una palazzina di Melito di Napoli e alla vista dei militari non ha opposto resistenza. Nel covo, accuratamente perquisito, sono stati rinvenuti e sequestrati due telefoni cellulari che saranno oggetto di accurate verifiche volte alla ricerche di elementi che confermino l’attività illecite dell’organizzazione.