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Napoli – “Sono ormai innumerevoli le proposte che nel corso degli anni sono state avanzate per salvaguardare l’arte presepiale partenopea. Da quella di inserirla nel patrimonio immateriale Unesco fino quella di vincolare le botteghe di San Gregorio Armeno alla destinazione di uso, impedendo che accolgano attività diverse da quelle legate a uno dei simboli storici della nostra città. Di fatto, però, quella dell’artigianato presepiale resta un settore estremamente colpito dalla crisi post epidemia e le promesse sono cadute nel dimenticatoio, ed è la ragione per cui occorre programmare il rilancio di questo settore”. Lo ha dichiarato il candidato sindaco Sergio D’Angelo che questo pomeriggio alle 18 sarà a Via San Gregorio Armeno per incontrare i maestri e le associazioni del settore. “Credo fermamente che l’arte del Presepe, come è stato per l’arte della pizza, debba diventare Patrimonio dell’Umanità: turisti da tutto il mondo vengono a visitare Napoli e restano affascinati da questi capolavori dell’artigianato. Una mostra permanente del Presepe potrebbe trovare luogo in uno dei palazzi storici che si erigono lungo il Decumano per esporre migliori opere presepiali di artisti napoletani, e non, provenienti da tutto il mondo: collezioni storiche e private che porterebbero il visitatore a conoscere un’arte che possiamo considerare come simbolo della nostra città. Una liaison fra le botteghe e l’esposizione che crei un ideale percorso artigianale ed artistico – ha concluso Sergio D’Angelo che è sostenuto alla corsa per la poltrona di primo cittadino dalle liste civiche “Tutto il bello di Napoli con Sergio D’Angelo”, “La Città che vogliamo con Sergio D’Angelo” e “Lista civica per Napoli – SiAmo Napoli”.