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Napoli – E’ il caos. A 12 ore dal provvedimento di Vincenzo De Luca che ha prolungato gli orari dei baretti fino all’una bruciandolo sul tempo, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris firma la sua prima ordinanza da quando tutte le decisioni a causa dell’emergenza Covid-19 erano in capo esclusivamente alla Regione Campania e al Governo. L’ex pm si riprende i poteri e in tarda serata dopo una riunione serrata con assessori e dirigenti getta il guanto di sfida allo sceriffo brandendo l’ordinanza sindacale.

Il sindaco allunga la movida con bar aperti nel week end fino alle 3,30 (ripristinando gli orari che erano in vigore fino ai primi di marzo) e vendita di alcolici fino a mezzanotte. Ai titolari e ai gestori degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi, degli altri esercizi di produzione artigianale di alimenti e dei chioschi su area pubblica sarà consentita l’apertura dalla domenica al mercoledì fino alle ore 2,30 di notte e dal giovedì al sabato fino alle 3.30. Insomma è guerra tra Comune e Regione, con i cittadini storditi da provvedimenti che si contraddicono a distanza di ore. Secondo l’ordinanza del sindaco sarà possibile inoltre somministrare alimenti e bevande ai tavoli, al banco, o venderle per l’asporto; mentre resta confermato dalle ore 24.00 il divieto di vendita per l’asporto di prodotti in contenitori di vetro e in lattina.

Sarà vietata la vendita per l’asporto delle bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, sempre dalle ore 24.00. L’ordinanza entrerà in vigore dal primo giugno fino al 31 ottobre. Disposizioni come vengono definite “in favore del distanziamento sociale e del decongestionamento degli spazi pubblici”. Con il provvedimento il sindaco ordina la riapertura di alcuni spazi cittadini come l’ippodromo di Agnano, l’ex area Nato, il Real Bosco di Capodimonte, il parco della Villa Floridiana. Anche se in realtà l’apertura del Bosco era già stata annunciata stamani dal direttore, mentre la Villa Floridiana resta in gravissime condizioni di degrado. Ma tant’è. De Magistris promette l’apertura di ulteriori luoghi che saranno individuati successivamente, “a condizione che sia assicurato il rispetto di quanto previsto dalle vigenti misure governative in materia di contenimento della diffusione del virus“. Nei parchi pubblici comunali si potrà andare in giro con biciclette tradizionali, monopattini e pattini – tassativamente a velocità moderata per non creare occasioni di pericolo – sui viali principali e sulle zone pavimentate. E sarà anche consentito il consumo di cibi e bevande, con espresso divieto di abbandonare i rifiuti al di fuori degli appositi contenitore, altrimenti si rischia una multa di 100 euro. Infine nei luoghi distanti da insediamenti residenziali, o comunque a bassa densità abitativa, varranno – così come disposto dalle norme del governo – gli stessi orari anche per lo svolgimento d’iniziative d’intrattenimento e di svago proposte al Comune.