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L’istituzione di una zona rossa e misure straordinarie per la sicurezza in corso Garibaldi e zone limitrofe. La richiesta formale è stata deliberata dalla giunta della Municipalità 2, presieduta dal vicepresidente Luigi Petroli. L’atto porta la data del 30 ottobre scorso, e dovrà essere votato dal consiglio municipale. Se approvato, sarà indirizzato a Prefettura di Napoli, Questura e Comando Provinciale dei Carabinieri.

La Municipalità 2 invoca un intervento straordinario di controllo e sicurezza urbana, con l’obiettivo di garantire un presidio continuativo delle Forze dell’ordine in Corso Garibaldi (tratto tra Piazza Garibaldi e Piazza Nolana), Via Marvasi, Via Carmignano, Via Conforti, Via Marco Di Lorenzo, Via Caracciolo di Bella. Per la stessa area articolata si chiede di istituire una zona rossa, provvedimento già in atto in altri territori della città, di recente esteso anche a Porta Capuana. La delibera riassume varie criticità, peraltro denunciate anche in passato. “Nel tempo – scrive la giunta municipale -, l’intera zona si è trasformata in un mercato abusivo permanente, popolato da venditori irregolari che espongono merci di dubbia provenienza, spesso provenienti da furti, da raccolte nei cassonetti o da rifiuti urbani, e da materiale contraffatto o potenzialmente pericoloso”. Non di rado “si sono registrati scontri e risse tra gli stessi venditori abusivi“, nel contendersi “porzioni di suolo pubblico”, dando luogo “a scene di violenza, anche in pieno giorno, sotto gli occhi di residenti c turisti”. La zona di corso Garibaldi “è inoltre teatro di un preoccupante fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti e di armi”, come confermato “da numerosi interventi delle Forze dell’Ordine e da diverse inchieste giornalistiche”.

Le attività commerciali regolari, così come le strutture ricettive, “subiscono gravi danni economici e d’immagine”. Si sottolineano numerose “disdette di prenotazioni da parte di visitatori italiani c stranieri, spesso sconcertati”. E poi si evidenzia una sorta di coprifuoco di fatto. “A partire dalle ore 17:00 di ogni pomeriggio – sostiene la giunta -, i residenti della zona si vedono costretti a restare chiusi in casa, non potendo più transitare liberamente per le strade, che diventano territorio di mercatini abusivi, bivacchi, urla, rifiuti e traffici illeciti”. Lo spettacolo quotidiano restituisce “l’immagine di una città ostaggio del degrado”, dove “la legalità è sospesa” e “l’assenza di un presidio costante delle Forze dell’Ordine favorisce il riprodursi sistematico di questi fenomeni”. D’altronde “i pochi e sporadici interventi repressivi, pur efficaci nell’immediato, non producono risultati duraturi: il giorno successivo alle operazioni di sgombero, la situazione torna esattamente come prima”. Anche negli ultimi mesi, non sono mancate manifestazioni di protesta dei residenti. Come pure le segnalazioni alle istituzioni, documentate con foto. Per questi motivi, si lancia un Sos per attivare un presidio interforze e la zona rossa, in maniera da “consentire l’allontanamento immediato di soggetti responsabili di comportamenti aggressivi, molesti o illegali”.