- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – E’ stata pubblicata questa mattina l’edizione extra large 2019, che celebra il trentennale dell’annuale indagine del Sole24 Ore sulla qualità della vita delle 107 province italiane. Napoli chiude all’81esimo posto, davanti a Lecce (82) e preceduta da Ragusa (80). Recuperate ben 11 posizioni dall’92esimo posto del 2018, tutt’altra storia, invece, dall’ultima posizione (107) della classifica del 2017. A conquistare il podio è ancora il nord Italia, Milano prima in classifica seguita dalle province autonome di Bolzano e Trento.

L’indagine del Sole 24 Ore, attraverso i 90 indicatori che misurano il benessere è ancora abbastanza negativa per il capoluogo campano, nonostante qualche segno di ripresa.

Il top si registra nell’ambito della demografia e società dove Napoli è al 23esimo posto in Italia. Pima in assoluto nella penisola per le famiglie numerose, con una media di 2,7 unità per gruppo familiare. Quarta invece per tasso di mortalità, a Napoli la vita pare così più longeva dispetto ad altre realtà italiane. Sulla scia di ciò, il capoluogo campano si registra tra le aree col più alto tasso di natività chiudendo al terzo posto.

Non mancano però innumerevoli flop, i quali delineano l’81esima posizione generale, ancora troppo bassa per quella che viene ad essere dopo Roma e Milano la terza città del bel paese.

I dati più negativi emergono nella ricchezza e i consumi. L’economia napoletana, nonostante qualche buon dato emerso sull’assorbimento residenziale dove si vede che l’80% degli stabili abitati risulta venduto, resta in crisi con ancora tanto da fare. Molto male sulle rata dei muti e i rischi finanziamento dove Napoli chiude, infatti, al 106esimo posto in penultima posizione. Male anche la variazione del reddito medio dei contribuenti.

Non va di certo meglio la sicurezza, ma ci sono notevoli miglioramenti dispetto agli altri anni. Qui troviamo la città partenopea alla 102esima posizione, molto delineata da elementi legati alla presenza di associazioni criminali sul territorio, tra cui spiccano i dati di: truffe, rapine ed estorsioni che proiettano ancora una volta la città come un luogo insicuro.

Tuttavia la città di Milano, che seppur conquista la prima posizione generale, resta difatti la città più insicura d’Italia, chiudendo in ultima posizione (107) per quanto riguarda la sicurezza. Milano infatti si registra ancora una volta come la capitale delle rapine, ancor più di Napoli.