- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – Due storie diverse, quella del plesso scolastico Calise dell’istituto comprensivo 78° Cariteo Italico e quella della biblioteca Renato Caccioppoli, portate all’attenzione della commissione Scuola, oggi presieduta da Marta Matano, da diversi consiglieri comunali e dalla Muncipalità 10.

Si perde nel tempo, sembra, la chiusura del plesso scolastico Calise, un provvedimento del quale non vi è traccia negli archivi della Municipalità ma che pare, hanno raccontato i tecnici, fu adottato per problemi strutturali. Da quel momento, non databile con certezza, l’edificio di quattro piani è abbandonato e chiuso da un pesante cancello, apparentemente “dimenticato” dal territorio che ha trovato in altri plessi e istituti la risposta alla sua necessità di istruzione primaria. A riportarlo al centro dell’interesse, però, è stata la Municipalità di riferimento, da tempo alla ricerca di una sede diversa per ospitare la biblioteca Renato Caccioppoli di via Zanfagna.

Attualmente ospitata in due spazi diversi, per uno dei quali il Comune paga un fitto passivo, è aperta per la consultazione e il prestito di libri ma non è utilizzabile per altre attività di carattere culturale. Una possibilità della quale il territorio avrebbe bisogno, ha spiegato il presidente Diego Civitillo, e che potrebbe magari trovare ospitalità proprio nell’ex plesso scolastico Calise, qualora gli spazi, opportunamente recuperati, fossero destinati anche ad attività diverse da quella scolastica.

L’idea è condivisa anche dall’assessora municipale con delega alla Cultura Costanza Boccardi e dal titolare della delega alla Scuola Arnaldo Maurino, che hanno proposto di verificare definitivamente la mancata necessità per il territorio di nuovi luoghi da destinare a scuole dell’infanzia ed elementari prima di ipotizzarne altre possibili destinazioni. Da approfondire anche la richiesta degli istituti superiori del territorio, di competenza della Città Metropolitana, con la quale potrebbe essere raggiunta un’intesa per la vendita o per lo scambio con altri immobili.

L’assessora all’Istruzione Annamaria Palmieri ha ricordato che il plesso Calise risulta destinatario di un vecchio finanziamento di 900mila euro a carico di fondi CIPE, giunto al secondo stralcio, vincolato però alla destinazione scolastica primaria. Occorrerebbe, dunque, verificarne l’attuale disponibilità per capire se i tempi a disposizione consentirebbero l’elaborazione di una variante della progettazione esecutiva finalizzata ad un utilizzo integrato. In alternativa, come sollecitato anche dall’assessorato alla Cultura, si potrebbe pensare ad un cambio di destinazione d’uso per farne una casa della cultura. 

Una verifica preliminare dello stato dell’edificio è stata proposta dai consiglieri comunali intervenuti, Elena De Gregorio (Dema) e Chiara Guida (Napoli in Comune a Sinistra), che hanno suggerito un sopralluogo e una successiva perizia tecnica a cura dell’Area Patrimonio alla quale far seguire una decisione definitiva sull’utilizzo dell’immobile.

Per i consiglieri municipali Stefano Capizzi e Salvatore Morra (Movimento 5 Stelle) va data una risposta al territorio che ricerca spazi adeguati per la sua biblioteca. Una necessità che può o meno legarsi all’utilizzo del plesso Calise e al finanziamento esistente, ma che potrebbe anche essere risolta rivedendo l’elenco dei beni in dismissione, nel quale figura l’immobile di proprietà comunale di via Jacopo De Gennaro. Un edificio più piccolo, adatto ad ospitare la biblioteca, che potrebbe essere sostituito dall’ex plesso scolastico.