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È iniziata con la commemorazione del giurista Stefano Rodotà, già Garante della Privacy, la seduta odierna del Consiglio comunale di Napoli, che ha rinviato al termine della stessa la delibera di iniziativa consiliare per la modifica dello Statuito comunale, nella parte in cui prevede la costituzione dei gruppi consiliari e l’introduzione della delibera sulla rete dei centri giovanili. È stata la consigliera Elena Coccia a svolgere la commemorazione del giurista scomparso lo scorso 22 giugno. L’inquietudine, anche politica, è stata la caratteristica della sua generazione, ha ricordato Coccia, tracciando il passato radicale e comunista di Rodotà ma anche la sua adesione al PDS nel 1994, dal quale si è allontanato per dedicarsi agli studi giuridici. Nel 2007, nella Commissione Ministeriale per i Beni pubblici, ha affrontato per la prima volta il tema dei beni comuni, un argomento caro a questa amministrazione e le sue riflessioni hanno ispirato molte delibere. Rodotà ha dato anche un contributo importante alle riflessioni sulla bioetica, sulla elaborazione di una dichiarazione dei diritti di internet, sul diritto all’autodeterminazione delle donne, delle persone omosessuali, sui diritti connessi alla procreazione assistita. Importante il suo lavoro per il diritto alla privacy, nonché sul diritto di famiglia, sul fine vita, sul diritto all’amore. L’Aula ha osservato un minuto di silenzio. L’assessora Alessandra Clemente ha presentato la delibera 250 sulla rete dei centri giovanili comunali e sul relativo regolamento. Delibera criticata dalle opposizioni.