Dai banchi del consiglio comunale a quelli del consiglio regionale: nel Campo Largo emergono i primi nomi a Napoli. Il primo è proprio quello della presidente dell’aula di via Verdi. Nel Pd, circolano da tempo rumors su Enza Amato. Nessun annuncio, nessuna ufficialità. Ma fonti dem la inseriscono tra i papabili. Oltretutto sarebbe un déjà vu. Amato è già stata consigliera regionale, nella prima legislatura di De Luca (2015-2020). Già in campagna elettorale, invece, un altro consigliere del Pd. Di Salvatore Madonna girano infatti i manifesti. Lo slogan: “Con serietà e impegno per la nostra comunità”.
Dal consiglio comunale, provano il salto anche due consiglieri di Avs. Il capogruppo Sergio D’Angelo e Rosario Andreozzi. Ed entrambi non sono teneri con De Luca, alleato ingombrante. D’Angelo sceglie il motto “Napoli decide”. Il claim ha un obiettivo evidente. “Napoli non è la provincia di nessuno” chiarisce il consigliere di Alleanza Verdi e Sinistra. “Negli ultimi anni – aggiunge D’Angelo – il baricentro delle scelte regionali si è spostato altrove“. Ed è facile immaginare dove, una cinquantina di km più a sud. D’Angelo lo imputa alla mancanza di “una voce forte capace di rappresentare davvero questa area metropolitana enorme”. Puntando su infrastrutture e trasporti, l’ambizione è di far tornare Napoli “il cuore e il motore della Campania”.
Andreozzi attacca direttamente De Luca, ma puntando il dito contro Israele in difesa dei palestinesi. Qualora eletto, promette di lavorare “concretamente, non a chiacchiere – come ha fatto per due anni il governatore uscente- a interrompere qualunque relazione con il governo genocida e le imprese complici!”.