“Quella di domani è una partita importante per noi e per il Lecce, ma non è la più importante dell’anno. Mancano ancora quattro gare sia per noi che per loro”. Antonio Conte conosce bene il valore del match di domani in Salento e sa anche che il ritorno nella sua città di origine non può non toccare le corde dei sentimenti.
“E’ sempre una partita diversa dalle altre – ammette – Sono nato e diventato uomo a Lecce, sono leccese. I sentimenti che ho nei confronti di Lecce non me li potrà cambiare nessuno. Resterò sempre fedele a questa città. Anche se vivo a Torino ho casa a Lecce, ho mamma, papà. Nell’anno sabbatico ho vissuto tanto a Lecce, lì ho i miei amici. In quello stadio e in quella società sono cresciuto, prima di andare altrove”.
“E’ sempre una partita diversa dalle altre – ammette – Sono nato e diventato uomo a Lecce, sono leccese. I sentimenti che ho nei confronti di Lecce non me li potrà cambiare nessuno. Resterò sempre fedele a questa città. Anche se vivo a Torino ho casa a Lecce, ho mamma, papà. Nell’anno sabbatico ho vissuto tanto a Lecce, lì ho i miei amici. In quello stadio e in quella società sono cresciuto, prima di andare altrove”.
“Dobbiamo restare calmi e umili fino in fondo. Ho vinto e perso scudetti all’ultima giornata di campionato. Ci sarà solo una squadra che vincerà. Ci troviamo a tre punti di vantaggio, due domeniche fa eravamo sotto l’Inter”. Antonio Conte predica calma e vuole la massima concentrazione della squadra per affrontare il Lecce.
“Abbiamo sempre avuto – dice – un grande senso di responsabilità, dal primo giorno. L’obiettivo iniziale è stato raggiunto con quattro giornate di anticipo. Siamo in Champions, un obiettivo che conta per tutti i club a livello economico. L’altro obiettivo era quello di dare fastidio, ed anche questo è stato centrato. Ora bisogna capire se questo fastidio è veramente importante o solo un fastidio che ha tenuto in bilico il campionato”. “Quello che hanno fatto questi ragazzi – conclude – è un qualcosa per cui dobbiamo dar loro meriti. Siamo in ballo e vogliamo ballare, senza voli pindarici badiamo alla sostanza”.
“Abbiamo sempre avuto – dice – un grande senso di responsabilità, dal primo giorno. L’obiettivo iniziale è stato raggiunto con quattro giornate di anticipo. Siamo in Champions, un obiettivo che conta per tutti i club a livello economico. L’altro obiettivo era quello di dare fastidio, ed anche questo è stato centrato. Ora bisogna capire se questo fastidio è veramente importante o solo un fastidio che ha tenuto in bilico il campionato”. “Quello che hanno fatto questi ragazzi – conclude – è un qualcosa per cui dobbiamo dar loro meriti. Siamo in ballo e vogliamo ballare, senza voli pindarici badiamo alla sostanza”.
“Nell’emergenza abbiamo sempre cercato la formula giusta. Con il Monza siamo partiti in un modo e abbiamo finito con un altro modo. Tutto dipende dal risultato, anche se non lo trovo giusto. Cerchiamo di schierare i giocatori migliori e vediamo di continuare a fare quello che abbiamo fatto in questo periodo”. Anche domani nella sfida con il Lecce Antonio Conte dovrà farei conti con gli infortuni che terranno fuori alcuni giocatori della rosa, ma l’allenatore del Napoli non cerca alibi.
“Non abbiamo mai cambiato tantissimo ma abbiamo sempre trovato accorgimenti tattici– dice – Il livello tattico, la voglia di giocare sono gli stessi. Se non ci fosse lavoro o studio, senza applicazione, non ci sarebbero risultati”.
“Non abbiamo mai cambiato tantissimo ma abbiamo sempre trovato accorgimenti tattici– dice – Il livello tattico, la voglia di giocare sono gli stessi. Se non ci fosse lavoro o studio, senza applicazione, non ci sarebbero risultati”.