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Dopo le disonorevoli dichiarazioni di Meloni, c’è stato invece da parte di Mattarella ieri il riconoscimento dell’alto valore di questo progetto umanitario della Flotilla, che vuole rispondere anche all’immobilismo dei governi, rompere l’assedio di Gaza e garantire anche l’effettiva distribuzione di generi alimentari alla popolazione palestinese”. Così Giuseppe Conte, presidente del M5S a margine della prima giornata di “IDIA – IA per in bene comune” in corso a Napoli. “Allora – ha aggiunto Conte – l’invito è a tutte le istituzioni nazionali e internazionali perché siano creati dei concreti corridoi permanenti al fine di garantire l’effettiva distribuzione di aiuti umanitari a una popolazione assetata e affamata. Da questo punto di vista quindi confidiamo che anche il nostro governo la smetta con un’inerzia complice che ormai dura da due anni”. 
 
Lo abbiamo detto fin dall’inizio, perché non ci siano equivoci. E’ una missione internazionale, non è stata né promossa dalle forze di opposizione e in particolar modo dal M5S e non è stata neppure governata mai. C’è un consiglio direttivo di flotilla, ci sono cittadini da 44 paesi, quindi solo il fraintendimento della Meloni ha fatto credere che le forze di opposizione italiane avessero un ruolo nella vicenda”. Lo ha detto il presidente del M5S rispondendo alle domande dei cronisti a margine del convegno “IDIA – IA per in bene comune” in corso a Napoli. “C’è un nostro parlamentare – ha ricordato Conte – che ha aderito come cittadino per rafforzare e dare una testimonianza sua personale di questa presenza. Il Movimento 5 Stelle ha offerto da subito il sostegno morale a questa missione. Qualsiasi decisione prenderanno noi saremo al loro fianco, perché sin dall’inizio abbiamo riconosciuto l’alto valore morale di questa missione che vuole rompere metaforicamente e concretamente l’assedio su Gaza, un assedio illegittimo che sta producendo un genocidio”.
 
“Cerchiamo di essere pragmatici. Evidentemente c’è qualche scoria della passata legislatura, quando il Movimento 5 Stelle, essendo all’opposizione, si è battuto per obiettivi strategici che ci stanno a cuore e siamo stati anche molto duri. Però non mi sembra che questo caratterizzi il clima di un progetto di rinnovamento che sta raccogliendo tantissimo entusiasmo da parte di associazioni di categoria, cittadini, comitati, singole persone”. E’ la risposta del presidente del M5S, Giuseppe Conte, ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare il clima polemico che sta caratterizzando il rapporto tra il governatore De Luca e il candidato presidente Roberto Fico. “Rispetto a qualche stilettata che abbiamo messo nel conto – ha aggiunto Conte – si guarda alla sostanza di quel che stiamo facendo. E la sostanza è che il Movimento 5 Stelle, per il tramite di Roberto Fico, sì è assunto la responsabilità di guidare questo processo politico. Ripeto, è il segno del rinnovamento e adesso dobbiamo essere tutti concentrati. E’ un invito a tutti gli attori politici. Dobbiamo adesso pensare ai cittadini campani perché la politica fatta di dichiarazioni, polemiche non interessa a nessuno”. “Pensiamo a come rafforzare il tessuto produttivo – ha aggiunto Conte – di una regione che è fondamentale per la crescita dell’intero Sud. Pensiamo a come rafforzare quei presidi di legalità, di trasparenza, che possano restituire fiducia ai cittadini e garantire un buon governo. Pensiamo a come intervenire per le fasce più deboli della popolazione. Pensiamo a come si possano migliorare le infrastrutture, pensiamo a come si possa migliorare la sanità”.
 
Il momento storico che stiamo vivendo è molto complesso e rischia di distrarci. L’intelligenza artificiale viene utilizzata per le guerre, per i genocidi, viene utilizzata per distruggere le vite. Che cosa vogliamo fare? Vogliamo lasciare che questo corso violento vada avanti senza un nostro intervento riflessivo? Vogliamo rinunciare a governare questi processi politici, sociali, economici e tecnologici?”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, a margine del convegno “IA per il bene comune” in corso a Napoli. “L’intelligenza artificiale – ha concluso Conte – deve essere al servizio dell’uomo e quindi della pace, della democrazia, deve rafforzare la qualità della nostra democrazia. Questo dipende da noi. Se non ci confrontiamo, se non cerchiamo di capire come governare questi processi, è chiaro che possono essere contro l’uomo”.