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Da Mendini a Lindbergh, sei progetti espositivi, più di 30 artisti provenienti da altrettanti paesi e una fitta rete di collaborazioni: il Madre ‘presidio culturale, museo comunità, solidale e sostenibile’ come lo definisce Laura Valente, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, presenta la stagione 2020/2021 realizzata con fondi POC.

”Più che un magazzino per oggetti, oggi un museo ha la potenzialità per essere un centro di sperimentazione aperto, da cui attingere idee, strumenti e strategie’ spiega la neo direttrice artistica, la francese Kathryn Weir. La programmazione del museo della Regione Campania, parte con “Alessandro Mendini: piccole fantasie quotidiane” (29.10.2020 -01.02.2021), prima mostra in museo pubblico italiano dopo la scomparsa un anno fa di una delle personalità più importanti del design e dell’architettura italiana del 900.

“Peter Lindbergh: Untold Stories” (25.03.2021 – 28.06.2021) è il titolo della mostra dedicata al grande fotografo di moda tedesco, coprodotta dal Madre, e organizzata dal Kunstpalas Düsseldorf con la Peter Lindbergh Foundation. La mostra “Bellezza e Terrore” (working title), in collaborazione con il Goethe-Institut di Napoli (24.04 al 28.06.2021) affronterà temi quali colonialismo e fascismo, razzismo e violenza.

”Come Regione Campania abbiamo voluto sostenere questo nuovo percorso del Madre condividendo una visione sempre più aperta e inclusiva, intercettando dal primo momento un nuovo modo di intendere la funzione di un museo e di un’istituzione culturale”, sottolinea il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in una nota per la presentazione della stagione del Madre, museo che già prima del lockdown aveva mostrato un cambio di passo verso il sociale e un nuovo ruolo del museo nel dibattito su temi globali come l’ecologia.