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Le elezioni comunali di Napoli come palestra di un’alleanza organica Pd – M5S. Se ne parla ormai da tempo, di certo ben prima della crisi di governo che – tra le tante cose – ha di sicuro accelerato l’avvicinamento tra i due soggetti politici. Un ulteriore tassello, nella direzione della costruzione della coalizione giallo – rossa anche per la corsa a Palazzo San Giacomo, è arrivato dalle dichiarazioni di Roberto Fico.

Il Presidente della Camera, più volte indicato egli stesso come possibile candidato sindaco, ha rilanciato con forza l’idea di un patto Pd – M5S: “Ci sono già state delle buone esperienze. Anche sul nazionale c’è stata un’ottima condivisione di tematiche e di alleanza, quindi deve continuare”. 

Sulla possibile individuazione della guida della coalizione Fico però non si sbilancia: “Al di là dei nomi Napoli ha bisogno di un grande progetto che parte dal territorio, ma è un progetto nazionale perché è una città che merita. Bisogna ricostruire tutta una serie di cose ma, al momento, non mi fossilizzerei sui nomi altrimenti si resta su questi e non su una visione di progetto”.

Le dichiarazioni di Fico, dietro all’ovvia considerazione di dover costruire un progetto di governo per Napoli (del resto bisognerebbe chiedersi su cos’altro possa e debba nascere un’alleanza che miri a governare la città), nascondono un’oggettiva difficoltà: individuare un nome che possa ‘star bene’ sia ai dem che ai pentastellati appare operazione tutt’altro che semplice.

Da un lato anni di reciproca diffidenza, che poco più di 15 mesi di governo comune non possono cancellare del tutto, di certo non facilitano la ricerca della soluzione. Dall’altro lato sia nel Pd che nei Cinque Stelle, complici anche tutte le specificità del contesto campano e napoletano, non sono poche le voci che mal digeriscono l’ipotesi della corsa comune. 

Ad ogni modo, a quattro mesi o giù di lì dalle prossime amministrative (salvo eventuali rinvii a causa della pandemia) la situazione sul versante giallo – rosso non sembra del tutto entusiasmante: una coalizione che esiste più nelle dichiarazioni che nei fatti e il nome di un possibile candidato sindaco al di là da venire.

Mentre, nello stesso campo, la corsa di Antonio Bassolino e della Clemente è già iniziata.