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NAPOLI – Se Giorgia Meloni declama in tutte le lingue una destra moderna, liberale, che prende le distanze in maniera chiara e netta dal fascismo, a Napoli, deve prendere atto che è ancora lontana. C’è una lista di cose che dovrebbe preoccuparla.
 
Ad aprile scorso, fu il suo consigliere comunale Giorgio Longobardi a conquistare l’onore delle cronache avendo riempito il suo ufficio, nella sede del Comune di via Verdi, di immagini di Benito Mussolini.
 
A maggio, spuntò una foto di vari dirigenti napoletani del suo partito in un ristorante di un nostalgico.
 
Il 6 agosto scorso, due dirigenti di Fratelli d’Italia napoletani, Gabriella Peluso e Salvatore Ronghi, hanno postato un selfie su Facebook in cui si evince una collana con la croce celtica al collo di quest’ultimo.
 
Oggi, invece, sta facendo discutere un altro post: ancora del consigliere Longobardi che, per polemizzare col Pd, tira in ballo l’Olocausto.
 
“Mossa a sorpresa della sinistra italiana! Per scongiurare il pericolo “fascismo” e combattere la destra brutta e cattiva, il programma sensazionale di Pd e soci sarà quello di far trasmettere, fino al 25 settembre, ogni giorno a reti unificate ed h24, i seguenti film. Lunedì: Schindler’s list. Martedì: Il diario di Anna Frank. Mercoledì: Il pianista. Giovedì: La vita è bella. Venerdì: Storia di una ladra di libri. Sabato: Il bambino con il pigiama a righe. Domenica: La signora dello zoo di Varsavia. Il tutto – si legge ancora nel post di Longobardi – intervallato da approfondimenti e testimonianze da parte dei sopravvissuti all’Olocausto”.
 
Davanti ai commenti di disapprovazione, non ultimo quello della Federazione Italia-Israele e della Comunità ebraica di Napoli, (“quella di Longobardi è un’agghiacciante ironia”), il diretto interessato l’ha messa così: “Non ho mai ironizzato sulla tragedia dell’Olocausto come con maestria pre-elettorale vorrebbero in queste ore far credere alcuni organi di informazione. Il post “incriminato” è volto solo a mettere in luce i mezzucci che la sinistra adopera in campagna elettorale. Sono 15 anni, tra l’altro, che, insieme al consigliere Marco Nonno, organizzo una borsa di studio per mantenere vivo il ricordo sull’eccidio della Shoah e sui Martiri delle Foibe destinata agli studenti della scuola Falcone di Pianura. Il tutto completamente a spese nostre. Per questi motivi, non accetto lezioni su questi temi da nessuno, soprattutto da chi butta sistematicamente fango su Fdi e non vede un Pd alleato con Fratoianni che rappresenta quella sinistra che sostiene che Israele è uno stato che balla sui cadaveri”.
 
“Giochetti e mezzucci del genere – ha concluso Longobardi – sono sempre veicolati in un’unica direzione. Per questi motivi, insieme ai miei avvocati, sto valutando se vi siano le condizioni per adire per le vie legali nei confronti di chi mistifica costantemente la realtà delle cose”.
 
Aspettando gli avvocati e magari anche il palinsesto suggerito, chi ha interrotto le trasmissioni sono i responsabili politici di Fratelli d’Italia: sulla lista che imbarazza Meloni, nemmeno una parola.