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Di Ornella d’Anna

Napoli – Tra rifiuti ed erbacce, è ormai inagibile la villetta di via Marco Rocco di Torrepadula, al Frullone. Come segnalato da diversi cittadini, il parco si è trasformato in una “discarica” a cielo aperto, con spazzatura e siringhe in bella mostra, rendendo impossibile agli abitanti e, soprattutto, ai bambini del quartiere, usufruire di quello che, su carta, sarebbe uno dei pochi spazi verdi della zona. Eppure, sostiene qualcuno, basterebbe poco a rimette in sesto l’area: magari chiudendo l’ingresso con un cancello, così da impedire l’accesso indiscriminato a tutte le ore, oppure dandolo in gestione a un privato affinché si occupi in prima persona della manutenzione. Secondo i comitati cittadini, sarebbe possibile anche ipotizzare la nascita di un orto urbano, così da produrre fiori, frutta e verdura che potrebbero servire a soddisfare i bisogni degli assegnatari.

Invece, al momento non c’è nulla di tutto questo: date le condizioni in cui versa, non è possibile nemmeno portare i cani a spasso all’interno.

Già alcuni anni fa per mettere in sesto la villetta si erano dovuti attivare i cittadini: armati di sacchi, rastrelli e forbici avevano tagliato l’erba e ripulito a terra. Un lavoro “dal basso” che aveva avuto come risultato una piccola presa di coscienza di Asìa, che era andata a prendere i rifiuti frutto dello smantellamento civico. Da allora, però, più nulla è stato fatto per animare il parco: “Siamo abbandonati a noi stessi” – gridano gli abitanti – “per il Comune il Frullone non esiste: basta vedere quello che è successo l’altra settimana, quando qui è franata la strada. Non c’è manutenzione, non c’è messa in sicurezza, non se ne può più”.