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Napoli – Garbriele, il piccolo bimbo napoletano affetto da Sfid (anemia sideroblastica congenita con immunodeficienza dei linfociti B, febbri periodiche e ritardi dello sviluppo), una rarissima malattia genetica è stato ricoverato a Brescia nell’Oncoematologia pediatrica dell’Asst Spedali Civili, in attesa del trapianto di midollo. Il piccolo soffre di una forma talmente rara di malattia genetica da essere l’unico caso noto in Italia. Già in passato era stato trovato un donatore, che poi al momento dell’operazione aveva chiesto un rinvio. Adesso sembra che tutto sia andando per il meglio e Gabry ha iniziato i trattamenti preliminari necessari a predisporre il suo sistema immunitario all’infusione terapeutica.

Il giorno dell’intervento sembra arrivato, dopo una serie di ritardi e rinvii, finalmente il piccolo Gabry avrà la sua occasione di guarire e tornare presto a sorridere. Il padre con un dolcissimo ed emozionante post sulla pagina Facebook: Gabry Little Hero, ha augurato proprio questo al suo piccolo, di poter vivere finalmente una vita serena e lontano dagli ospedali.

“Questa volta niente rinvii, niente ritardi, adesso comincia la #salita, il percorso più duro! Ti abbiamo preparato la strada, sei #pronto fisicamente, abbiamo curato il tuo spirito, abbiamo scelto uno dei migliori team di esperti, abbiamo cercato il miglior alleato possibile compatibile con te…é #ilMomentoGiusto per farlo. Adesso tocca a TE! Devi rispondere al meglio alle terapie, devi continuare a mangiare, devi usare tutte le tue #energie, fino all’ultimo! Ti stiamo chiedendo tantissimo piccolo EROE, ma non potevamo fare diversamente. Vogliamo garantirti un #futuro, ma non un futuro qualsiasi, uno “normalmente” straordinario: lontano dagli ospedali, lontano dalle medicine, lontano dai dolori e dalle stesse sofferenze che hai patito fin’ora pur mantenendo sempre il tuo #sorriso. Ora sei lì, con mamma, mentre io sono a fare il papà con la tua piccola gemellina che si #illumina ogni volta che la guardi. Ero fuori con te, mamma era già entrata per prepararsi, stavamo giocando insieme perché volevo che ci lasciassimo con un sorriso. Ma poi ti hanno chiamato e per me è stata una sensazione orribile. Ricordava molto il morso alla pancia di quando il professore chiamava per interrogare ed ero impreparato. Già, perché nonostante questa volta abbia studiato tantissimo, non ero pronto a separarmi da te, ma d’altro canto non lo ero nemmeno la scorsa volta e credo che non lo sarei stato nemmeno in #futuro. Un genitore non può MAI essere pronto a tutto questo. Quanto è stato difficile “consegnarti”, ma mi sono fatto #forza, ti ho dato in braccio all’infermiera sorridente, ti ho dato un ultimo bacino, ti ho fatto il gioco delle “manine” e ci siamo lasciati con un sorriso, mentre tu mi battevi le manine… esattamente così come mi ero ripromesso. Le ultime raccomandazioni alla caposala e poi… la porta si è chiusa…Quanti pensieri affollano la mia testa, razionalmente è la scelta #giusta, ci sono tutte le condizioni affinché tutto vada per il meglio, ma questa volta il cuore prende il sopravvento. Ho paura! Sei lontano, starai male ed io non ci sarò! E’ vero, ci sarà mamma, ma io non sarò lì con te a darti forza o a provare a strapparti una risatina. Finora insieme abbiamo vinto tante #battaglie… mamma mia quante, se penso da dove siamo partiti… ma adesso è arrivato il momento di #vincere la guerra. Noi ci siamo e saremo al tuo fianco fino alla fine. Forza cucciolo mio, Forza Little Hero!”

A cura di Verdiana Perrotta