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Torna a parlare Rino Gattuso dopo la separazione dal Napoli. Il tecnico calabrese ha vissuto settimane movimentate con l’accordo con la Fiorentina, poi improvvisamente saltato a causa di dissidi con la società e successivamente vicinissimo a firmare col Tottenham, ma alla fine non se ne è fatto più nulla. 

Fiorentina – “Ho dovuto accettare una storia che mi ha fatto più male di qualsiasi sconfitta o esonero. Sulla questione Fiorentina è meglio lasciar stare, se n’è parlato anche troppo ed è inutile aggiungere altri particolari. L’altra storia, invece, è ancora aperta perché non riesco a dimenticare, la delusione è stata troppo grande. Mi hanno descritto in modo diverso da quello che sono e non c’è stato niente da fare. Il mio dispiacere è di non aver avuto la possibilità di difendermi, di spiegare che quello che ha raccontato la gente in Inghilterra non ero io”.

 La pericolosità del web – “Tutto ciò è accaduto in un momento in cui nessuno vuole prendere atto della pericolosità del web. Certe cattiverie vengono da Facebook e Twitter, dove è possibile dar forza a qualsiasi falsità. Io non ho alcun profilo e non li voglio avere. Perché mi dovrei far insultare per qualsiasi cosa? Non capisco, se bevo una bottiglia di vino, quale sia il motivo di scattare una foto per farlo sapere anche agli altri. Lo sanno anche i miei figli, la grande ha 17 anni e non sono di certo io a impedirgli di avere i social ma sa bene che le foto con me non deve metterle in piazza”.

La nuova Serie A e il Napoli di Spalletti – “Tornerò presto. Aspetto di ricominciare e studio, mi aggiorno. Vedremo quando si presenterà qualche opportunità. Io sono pronto pure per una Nazionale, anche se mi piace di più il lavoro quotidiano. Quest’anno in Serie A mi aspetto grande competitività al vertice. Le big hanno cambiato quasi tutte in panchina, entrano in scena personaggi di primo piano e allenatori che hanno già vinto in passato. La Lazio è la squadra che sentirà di più il cambiamento dell’allenatore, mentre Mourinho sistemerà la Roma tatticamente. La Juve resta la più forte e il ritorno di Allegri sposta parecchio. L’Inter cambierà poco, Inzaghi è giovane e preparato. Il Milan ha il vantaggio della conferma di Pioli, ma la perdita di Donnarumma è pesante. Il Napoli? Spalletti lo conoscete, è una garanzia. Continuerà il mio lavoro sul 4-2-3-1, quindi è già avanti. Mentre l’Atalanta va presa da esempio: Gasperini fa risultati straordinari. In Serie A c’è il top, dovevo esserci anche io…”