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Napoli – Rino Gattuso ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di Europa League con il Rijeka. “Possiamo fare meglio, lo sappiamo, ma la strada che abbiamo cominciato mi piace molto”, spiega il tecnico che poi torna sull’episodio del diverbio nello spogliatoio: “Quello che avete scritto e chi lo ha scritto non è tutto vero. Non ho litigato con la squadra. Ho parlato con la squadra senza litigi. Io non devo vedere nulla, devo vedere l’impegno e il senso di appartenenza, che vedo. Ora non basta, voglio vedere qualcosa in più. Non vorrei che il giocare bene ci faccia sedere. Dobbiamo cominciare ad annusare di nuovo il pericolo, bisogna mettere l’elmetto e giocare un calcio diverso a un certo punto. Forse non mi esprimo bene in italiano, ma a Sky ho detto che la responsabilità era la mia se dopo un anno non riesco ancora a vedere le cose che chiedo alla squadra. Non ho massacrato nessun giocatore”.

Nelle ultime sette partite siete andati in svantaggio 5 volte. Problema di approccio mentale?

“Forse sì. Secondo me abbiamo sbagliato tanti primi tempi. Anche domenica abbiamo sbagliato tanto nei primi 15 minuti. E’ qualcosa su cui riflettere. Sia io che il mio staff ne stiamo già parlando. Bisogna migliorare il dato perché la squadra è di qualità, è tanta roba. Per questo dobbiamo alzare l’asticella a livello mentale ed entrare subito in partita. Non regalare. Lo dico alla squadra. Poi bisogna leggere anche gli altri dati, le altre cose che la squadra fa egregiamente. Ma per diventare squadra forte e distruggere gli avversari ci manca il dato che hai detto tu”.

Mediamente fate un gol ogni sette tiri tentati. Come rimediare?

“Non è solo la questione di tirare meglio, ma come arrivi. In alcune azioni eravamo cinque contro uno e abbiamo sbagliato l’appoggio. Dries sta sbagliando alcuni tiri, gli altri anni era un cecchino. Può succedere. Quando giochi ogni tre giorni devi stare attento. Ma sappiamo che siamo nelle prime posizioni per tutti i dati. Non mi preoccupa la qualità di gioco, mi preoccupa che serve cattiveria sia quando non abbiamo la palla che quando ce l’abbiamo. Ognuno di noi in questo momento deve dare qualcosa in più”.

Ha parlato di mancanza di mentalità. Quando manca la mentalità subito dopo ci si confronta a muso duro, è normale. E’ la strada che continuerà a percorrere? E poi, sceglierebbe ancora Politano vicino a Mertens?

“Tutta la vita. Per me è stato uno dei migliori in campo. Non sapevano mai come prenderlo. E’ un ruolo che ha fatto spesso al Sassuolo. Io non vado tutti i giorni a muso duro. Ci sono momenti in cui devi fare carezza, dire bravo, mandare a fanculo chi lo merita. Sono molto attento sulla gestione. La parola mentalità è ampia. La squadra non deve pensare a quanto è brava, ma riuscire a giocare a volte in modo diverso, annusare il pericolo, aiutarsi e non pensare sempre a cosa fa il compagno. Io sono orgoglioso di allenare questa squadra, che è forte, bisogna solo aggiustare il modo di stare in campo. Per il resto va tutto bene. Tutto quello che viene fuori, alcune cose sono vere, ma altre non stanno né in cielo né in terra”.

Alla vigili del match ha parlato anche Kalidou Koulibaly che spiega: “Sappiamo bene che era una gara importante contro il Milan. Averla persa è un peccato, ma siamo consapevoli di cosa abbiamo sbagliato. La mentalità è mancata su tutta la gara, sappiamo che abbiamo sbagliato. Ma a livello di leadership non penso ci siano stati problemi. Non vogliamo fare polemiche, ma solo giocare a calcio”.

La partita contro il Milan: “Non abbiamo concesso così tanto contro il Milan. Abbiamo preso due goal da Ibrahimovic, un giocatore difficile da marcare. Abbiamo fatto dal punto di vista tecnico e tattico la gara che dovevamo fare. Sicuramente ci è mancato il goal. Ci criticano molto ma questo ci sprona, ci motiva a fare meglio. Vogliamo dare dimostrazione che non abbiamo problemi, non ci sono problemi tra di noi né con lo staff. Vogliamo dimostrare che anche se abbiamo partite difficili possiamo fare grandi cose e mettere tutto al suo posto. Possiamo comportarci come se il nostro campionato iniziasse domenica prossima”.

Rapporto con Gattuso: “Non c’è dubbio. Siamo tutti con lui, noi siamo sempre a disposizione per lui. Il resto, tutto ciò che si dice intorno, è per me motivo di motivazione. Nessuno sa davvero ciò che succede nel nostro spogliatoio e ora lo vedremo sul campo. Abbiamo perso contro la prima in classifica, ma io vedo che gli altri hanno paura di noi. Se tutti parlano così tanto dopo la sconfitta contro il Milan significa che ci temono, che pensano che siamo forti”.