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Napoli – Il gemellaggio tra Napoli e Genoa è una delle storie più belle del calcio italiano. La partita di domenica del San Paolo contro i rossoblu racconta la storia di un’amicizia vecchia di quasi 35 anni. Con estrema esattezza questo gemellaggio, nacque il 16 maggio 1982, quando a Fuorigrotta si incontravano appunto le squadre del Napoli e del Genoa come ultimo turno di campionato. Basterebbe un punto a salvare i grifoni e spedire in B il Milan, il San Paolo tifa per i rossoblù, che si salvano e condannano i rossoneri alla serie cadetta.

Un’amicizia che lega i tifosi del Genoa e del Napoli, accomunati anche da un episodio che resterà per sempre impresso nella storia del club: il ritorno insieme in Serie A, nel 2007, in una giornata che le due tifoserie difficilmente dimenticheranno.  Al triplice fischio dell’arbitro, i tifosi partenopei e quelli genoani festeggiarono insieme sul campo del Marassi, un’altra delle pagine più belle della storia del calcio.

Un’unione che ha resistito a qualsiasi cosa, ma ora la situazione sembra cambiata e il gemellaggio più lungo d’Italia potrebbe finire. Dopo lo striscione apparso ieri in curva a Marassi durante la gara contro l’Inter.”Ricordiamo un ultras scomparso R.I.P. Dede” recitava così la scritta esposta allo stadio dai sostenitori rossoblu, in ricordo del tifoso del Varese morto durante gli scontri tra tifosi prima della gara tra Inter e Napoli dello scorso 26 dicembre.  Questa frase non è andata giù ai gruppi ultrà azzurri che hanno protestato sui social ipotizzando anche la possibilità di mettere fine al gemellaggio.