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Castel di Sangro – A 12 giorni dall’inizio del campionato, in cui debutterà a Verona il giorno di Ferragosto, il Napoli di Luciano Spalletti sembra ancora alla ricerca dell’identità perduta dopo l’addio di alcuni tra i suoi giocatori più rappresentativi come Insigne, Koulibaly e Mertens.

L’amichevole giocata a Castel di Sangro con gli spagnoli del Girona, squadra neopromossa in Liga, finisce con una vittoria (3-1), ma al di là del risultato, ciò che genera dubbi e perplessità sulla rinnovata squadra, è l’assenza di una chiara identità di gioco e, soprattutto, la scarsa incisività dell’attacco titolare e una eccessiva fragilità della difesa.

Spalletti punta sul 4-3-3 e inizialmente utilizza in attacco Politano e Lozano sulle fasce ai lati di Osimhen. Dopo 20′ minuti di gioco, però, Politano esce per un dolore a un polpaccio e viene sostituito da Kvaratskhelia tenuto inizialmente in panchina perché reduce a sua volta da un risentimento muscolare alla coscia. Gli azzurri vanno in vantaggio al 27′ a seguito di un autogol di David Lopez, ex del Napoli, che anticipa Osimhen e manda il pallone nella propria porta.

La squadra di Spalletti costruisce qualche altra buona occasione nel primo tempo, ma sono gli spagnoli a pareggiare al 10′ della ripesa, con una conclusione ravvicinata di Castellanos che anticipa sull’uscita di Meret. Intorno alla mezz’ora comincia la giostra dei cambi e il risultato cambia rapidamente. Al 32′ Petagna insacca con un diagonale da sinistra e tre minuti dopo Kvaratskhelia trasforma un calcio di rigore.

Con le squadre titolari in campo, però, il gioco del Napoli manca di concretezza in attacco e troppo spesso gli spunti offensivi del Girona procurano grattacapi alla difesa degli azzurri, nella quale si avverte particolarmente l’assenza di Koulibaly.