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Il Coordinamento per il diritto alla salute in Campania è tornato in piazza a Napoli, per la difesa del sistema sanitario pubblico. “Quando ci ritroveremo in ospedale su una barella per giorni e giorni – avvertono – sarà troppo tardi e non potremmo più lamentarci”. Un corteo si è snodato per il Centro Storico, partendo da piazza del Gesù. Varie sigle a manifestare: tra le altre, il Forum Diritti e Salute, Medicina Democratica, l’Unione sindacale di base, i Cobas.

Tanti i temi, altrettante le criticità: liste di attesa, chiusure di opedali, mancaza di medici. Emergenze riguardano il diritto alla salute psico fisica, le bonifiche dei territori inquinati. C’è la richiesta di un aumento della spesa per i servizi sociosanitari e ambientali. E nuovi dubbi spuntano fuori, in materia di assistenza psichiatrica. “Stiamo cercando di comprendere meglio – spiega Francesco Maranta del Forum Diritti e Salute – che cosa significa che le Unità Operativa di Salute Mentale (Uosm) debbano rispondere a un appello dei prefetti per esigenze e indicazioni che può ottenere il governo“. Nuove indicazioni sarebbero pervenute, dunque, dall’esecutivo. E si intendono chiedere chiarimenti in merito.

Come pure si invocano ancora risposte dalla Regione Campania, parlando di inquinamento. Come ricorda Paolo Fierro di Medicina Democratica, il nodo riguarda la prevenzione nei siti ex industriali di Bagnoli-Coroglio e Napoli Est, e nella Terra dei fuochi.