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Napoli – Tra una settimana esatta per il Liverpool di Jurgen Klopp sarà già tempo di impegni ufficiali. I Reds affronteranno nel Community Shield (l’equivalente della nostra Supercoppa Italiana) il Manchester City di Pep Guardiola. Premessa d’obbligo, perché quella che il Napoli si troverà di fronte oggi pomeriggio ad Edimburgo (fischio d’inizio ore 18, diretta pay per view sul canale 251 di Sky) è una squadra che ha aumentato i giri del motore in funzione della nuova stagione agonistica. 

Gli azzurri di Ancelotti affronteranno i campioni d’Europa in carica con la miglior formazione possibile in questo momento, sperando di registrare miglioramenti dopo le deludenti amichevoli delle ultime settimane contro avversari di rango decisamente inferiore. Nessun campanello d’allarme: i big stanno rientrando gradualmente in forma (mancano all’appello Fabian Ruiz, Koulibaly e Allan, che si stanno godendo gli ultimi giorni di vacanza), i meccanismi difensivi sono in miglioramento e c’è la nota lieta di Gaetano, che anche stasera con ogni probabilità partirà titolare al fianco di Zielinski nel 4-2-3-1 di partenza. 

In porta spazio a Meret alle spalle della difesa a quattro composta da Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic e Ghoulam; a centrocampo Zielinski e gaetano faranno da filtro per le giocate di Callejon, Mertens e Insigne. L’unica punta sarà Milik. Grandi nomi, dunque, così come quelli del Liverpool privo di Alisson, Firmino e Salah ma comunque ricco di qualità. Mignolet difenderà i pali inglesi prima di lasciare nuovamente spazio al brasiliano, attualmente considerato il migliore in circolazione nel suo ruolo; in difesa nel 4-3-3 del tecnico tedesco, Robertson a sinistra e Alexander Arnold a destra spingeranno sulle fasce a supporto dei centrali Matip e Van Dijk. A centrocampo operazioni affidate a Fabinho, Henderson e Milner, mentre davanti tridente inedito con Wijnaldum e Origi sugli esterni e Oxlade Chamberlain nel ruolo di punta centrale. 

Per il Napoli è la prima di cinque test di livello europeo. Il 4 agosto sfida al Marsiglia, l’8 e il 10 doppio confronto con il Barcellona di Messi. Si parte però dal Liverpool, avversario che ad Ancelotti evoca ricordi dolci e amari al tempo stesso. Dalle finali di Istanbul e Atene fino ad arrivare alle sfide della fase a gironi dell’ultima Champions, quando una parata di Alisson, nei minuti finali, sbarrò la strada a Milik e negò un clamoroso passaggio del turno ai partenopei.