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Napoli – Quando i carabinieri sono entrati in stanza lei era a terra in un lago di sangue. Sembrava fosse morta e infatti i militari si sono precipitati su di lei per vedere se ancora dava cenni di vita. Il suo gattino era flebile ma c’era. Così hanno immediatamente chiamato il 118 che è arrivato sul posto a salvarle la vita. Ma quel che le è successo ha dell’inverosimile. Difficile da immagine, da pensare e da realizzare. Eppure è stato così. È stato così che una donna di 75 anni stava perdendo la vita a causa dei pugni che suo figlio 32enne le ha sferrato con ferocia al volto. Si suppone che lui avesse problemi psichici e che lei da tempo prendesse “mazzate” da suo figlio. Ieri l’epilogo di una vicenda orrenda. I carabinieri sono intervenuti d’urgenza in via San Giovanni Maggiore Pignatelli, nel centro storico, perché era stata segnalata una presunta aggressione a una donna anziana. Giunti sul posto – pattuglia mobile di zona della Compagnia Centro e colleghi del Reggimento Campania – hanno bloccato e tratto in arresto un 32enne del luogo incensurato e in cura per disturbi mentali che si era reso responsabile di lesioni personali volontarie e di maltrattamenti in famiglia ai danni della madre 75enne. La donna, trovata riversa sul pavimento del salone, è stata fatta soccorrere da personale del 118 che l’ha trasportata in ospedale. I medici dell’ospedale “Cardarelli” le hanno diagnosticato e prestato le prime cure per “traumi contusivi al volto con frattura al seno mascellare sinistro e contusioni multiple su tutto il corpo” giudicati guaribili in 30 giorni. Nel corso di approfondimenti è emerso che il 32enne, convivente con la madre in una situazione di precarie condizioni igienico sanitarie, da circa un anno aveva cominciato a maltrattare la madre e che i maltrattamenti, un crescendo di frequenza e gravità, erano culminati nell’aggressione grave a calci e pugni. Dopo le formalità di rito il 32enne è stato tradotto nella casa circondariale di Poggioreale.