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Napoli – Non solo Covid. La sanità locale e nazionale vive un periodo di forte stress. La situazione emergenziale ha concentrato su di sé le preoccupazioni e gli sforzi del personale medico e delle strutture sanitarie, finendo inevitabilmente per mettere in secondo piano altre situazioni altrettanto importanti.

E’ notizia recente, infatti, che a Napoli sono già finite le prime 400mila dosi di vaccino antinfluenzale per i medici di famiglia. “Le Asl hanno smesso di rifornirci” denunciano Luigi Sparano e Corrado Calamaro, medici di famiglia della Fimmg Napoli. “Se è vero che per prima la Campania ha iniziato la campagna per la vaccinazione antinfluenzale – affermano in una nota – altrettanto vero è che ora la prima tranche di vaccini è finita e che le ulteriori 600 mila dosi tardano ad arrivare. La situazione sta diventando esplosiva. Viviamo il paradosso di essere presi d’assalto da cittadini che vogliono fare il vaccino – dicono i sindacalisti – ma non possiamo offrire risposte. Molti colleghi sono costretti ormai ad approvvigionarsi di pochissime dosi alla volta, raschiando il fondo delle scorte presenti nei vari distretti”.

Grande preoccupazione, quindi, per i medici Fimmg Napoli, che parlando di un “problema enorme”, ancor più grave in zone determinate del territorio partenopeo, come Ponticelli-Barra o Scampia-Marianella, dove le dosi sono oramai finite. In altre zone, come al Vomero, si va avanti con 30 dosi alla volta e a “Pizza Nazionale le Asl stanno distribuendo scorte solo a chi non le aveva già ricevute”. Il problema, spiega la Fimmg Napoli, “riguarda più di 1.200 studi sul territorio, ciascuno dei quali è chiamato a vaccinare ben oltre i 300 pazienti cronici, vista la richiesta che arriva a causa del Covid da parte pazienti over 65 e altri inclusi in categorie lavorative a rischio”.

La preoccupante situazione finisce per sfociare nel paradosso, “creando una conflittualità tra i medici di famiglia e i pazienti, che comprensibilmente si sentono abbandonati”.

Inevitabile l’appello alla Regione Campania da parte dei medici di famiglia, i quali sono spaventati che la situazione possa protrarsi ulteriormente, ipotizzando che la seconda tranche di vaccini possa arrivare non prima di metà novembre; “È una situazione alla quale la Regione deve porre rimedio immediatamente” hanno concluso i medici della Fimmg Napoli.