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Napoli – Il 17 febbraio 1600 il filosofo Giordano Bruno veniva messo al rogo dalla Santa Inquisizione romana, a Campo de’ Fiori, dopo sette anni di prigionia nelle carceri di Castel Sant’Angelo. L’assessorato alla cultura del comune di Napoli ne ricorda la memoria con un’iniziativa nel complesso ritrovato di San Domenico Maggiore, dove il filosofo cominciò i suoi studi.

Il convegno intitolato «Giordano Bruno e il nuovo Rinascimento napoletano» è fissato per questo pomeriggio dalle ore 16,15 alle 19.30. Inteverranno lo studioso Guido del Giudice, presidente della Giordano Bruno Society, Clementina Gily, professore associato di Educazione all’Immagine Università Federico II di Napoli, Salvatore Forte, membro del Centro Studi Rosacroce e socio fondatore dell’Associazione Scuola di Cinema di Napoli, per il Comune di Napoli il Consigliere Francesco Vernetti. Sarà proiettato il corto “Eroico furore” del regista Afro de Falco, socio fondatore dell’Asci. Seguirà alle 18 la relazione di Salvatore Forte «Giordano Bruno e la basilica di San Domenico: la riforma del mondo celata in una cappella».