- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – Unità operativa complessa di Cardiochirugia adulti dell’ospedale Monaldi di Napoli: una delle frontiere della sanità pubblica. Un team di assoluta eccellenza, dai chirurghi agli operatori sanitari. Gente abituata a salvare uomini e donne in imminente pericolo di vita. Gente “tosta”, che nessun ostacolo è in grado di fermare.

Finiscono le mascherine, anche quelle chirurgiche. Maledette mascherine, poche, introvabili, eppure indispensabili, soprattutto in un reparto come questo, dove si trovano persone in attesa di un intervento al cuore, o appena operate. Niente mascherine: che si fa? Anna e Cosimo, caposala e ausiliario anziano, pensano, studiano. Riflettono.

La madre e la cugina di Anna hanno l’idea: produciamole noi, ’ste mascherine, e produciamole a regola d’arte. Stoffa colorata, una sacca imbottita di carta forno che funge da filtro, e materiale lavabile. Cuciono, cuciono, la mamma e la zia di Anna: cuciono e producono una ventina di mascherine. Anna le distribuisce a tutti: sono colorate, funzionali, e anche belle. Belle come il sorriso di questi angeli, angeli in prima linea.