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Sei omicidi in tre giorni. Ma per il procuratore capo di Napoli, Nunzio Fragliasso, non ci sono faide in corso. La Prefettura però ha deciso che ci saranno più uomini e più messi in strada e che la risposta dello  Stato sarà «fortissima». Questo quanto è stato deciso nel corso del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocato dal Prefetto di  Napoli, Carmela Pagano, che oltre ai vertici delle forze dell’ordine ha parlato a lungo i magistrati che coordinato il pool anticamorra della  Dda di Napoli. «Ci saranno pattuglie in più, qualche decina, prese dal reparto prevenzione crimine che saranno destinate a Napoli.  Saranno utilizzate dalle forze dell’ordine per un controllo mirato del  territorio in relazione alle esigenze che emergeranno dagli sviluppi delle indagini – ha riferito il Prefetto dopo aver parlato con  carabinieri e polizia. Va registrata una estrema sinergia e condivisione delle analisi da parte della magistratura, forze  dell’ordine, con il Comune di Napoli e avremo un rafforzamento delle  linee strategiche già in atto. Ci sarà un rafforzamento al momento in via temporanea e speriamo nei prossimi mesi in via più permanente di risorse che saranno impiegate in questa attività di controllo. Si tratta di una assegnazione provvisoria per questa esigenza immediata, sicuramente il Governo avrà la massima attenzione alle esigenze di Napoli appena sarà possibile», ha concluso. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris era assente per impegni istituzionali, in quanto è a Roma  per incontrare il capo del Governo, Paolo Gentiloni, e al suo posto  c’era il suo vice Raffaele Del Giudice. Secondo Nunzio Fragliasso invece non ci sono gli elementi per dire che si siano riaccese faide e che è  necessario un intervento di medio ma anche di lungo termine. «Il  contrasto efficace alla criminalità organizzata non può essere solo  affidato  all’azione preventiva e repressiva delle forze dell’ordine e della magistratura ma richiede l’apporto sinergico di tutti gli enti preposti, quindi amministrazioni locali, comunali, scolastiche, che pianifichino e programmino interventi da mettere in campo per debellare efficacemente, e se possibile definitivamente, ogni fenomeno di criminalità organizzata, non solo a Napoli ma anche nei comuni dell’hinterland». Un Comitato nel corso del quale, secondo il procuratore, «si è registrata una assoluta convergenza di opinioni e di intenti da parte di tutti i soggetti intervenuti”. In merito agli omicidi degli ultimi giorni – sei morti in poche ore – alcuni, per Fragliasso, sono «ascrivibili a logiche di criminalità organizzata.