- Pubblicità -
Tempo di lettura: 7 minuti

Napoli – Lunedì 17 febbraio 2020 – Palazzo delle Arti ore 9 e 30 Convention sulle Bonifiche dei Siti: da Bagnoli alla Terra dei Fuochi.

Napoli – La Società Italiana Geologia Ambientale (SIGEA) presenta il dossier sulle Bonifiche dei Siti in Italia. Appuntamento per lunedì, 17 febbraio 2020, al Palazzo delle Arti di Napoli.

Fiore: “In Italia 16.435 siti contaminati con procedimento in corso. Lunedì convention e briefing stampa a Napoli con la Presidente della Commissione Ambiente del Senato e con il Commissario Straordinario per la Bonifica delle discariche Abusive. Da Bagnoli alla Terra dei Fuochi dalla Lombardia alla Puglia, i tanti casi contenuti nel libro – dossier che illustreremo alla stampa anche con le buone pratiche”.    

Moronese (Presidente Comm. Ambiente al Senato): “La vera sfida è mettere in atto tutte le azioni utili a prevenire fenomeni corruttivi e malavitosi

Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario: “L’unico modo per arrivare all’obiettivo del risanamento è operare di squadra facendo sistema tra tutti gli enti pubblici e privati, mettendo in moto un “fare sinergico” verso un “fare bene e velocemente”.

La contaminazione dei suoli è un problema ampiamente diffuso nel mondo. In Italia sono presenti circa 16.435 siti contaminati con procedimento in corso e 13.258 con procedimento concluso. Restringendo il campo e descrivendo la situazione di una Regione specifica, la Campania, seguita a ruota anche dalla Sicilia, dopo 20 anni e più di studio di problematiche ambientali in  Campania (dal 1997) ed in particolar modo dell’agro aversano e del litorale domizio-flegreo (tra cui si ricordano i Comuni di Giugliano in C., Parete, Villa Literno, Castel Volturno, Trentola D., Lusciano, Sessa Aurunca, Mondragone e Maddaloni) attraverso numerosi accertamenti tecnici disposti dall’Autorità Giudiziaria, il quadro che ne viene fuori circa la problematica delle discariche autorizzate (controllate), abusive (non controllate), smaltimenti abusivi e qualunque altra fonte di contaminazione di questo territorio, è ben chiaro e si presenta quasi sempre allo stesso modo”.

Nel dossier che illustreremo alla stampa anche il caso studio sul  “recupero integrale dei rifiuti da terremoto, il caso di Arquata del Tronto”, ma anche Bagnoli con “Le misure di sicurezza adottate a tutela dei lavoratori e della popolazione residente nel corso della bonifica del Sito di Interesse Nazionale di Bagnoli”, ed ancora la Terra dei Fuochi in Campania, ma illustreremo anche studi condotti in Puglia, Toscana, Lazio, Lombardia”. Lo ha annunciato oggi, Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) alla vigilia dell’importante convention di Napoli, voluta dalla SIGEA sulla Bonifica dei Siti Inquinati ed in programma Lunedì 17 Febbraio alle ore 9 e 30 al Palazzo delle Arti di Napoli – il PAN. Alle ore 10 briefing stampa con: Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente al Senato, Egidio Grasso, Presidente Ordine Geologi Campania, Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per la Bonifica delle discariche Abusive, presenterà la sua relazione in merito allo stato attuale, Antonello Fiore Presidente Società Italiana Geologia Ambientale“.

In Italia il 3% del territorio nazionale interessato da aree altamente contaminate.  

Situazione amianto in Italia: sull’intero territorio nazionale sono stati individuati ad oggi 41 Siti da bonificare di interesse nazionale (Sin) ed oltre 12.000 siti di competenza regionale per i quali e in corso il procedimento amministrativo per la relativa caratterizzazione, e successiva messa in sicurezza o bonifica. Si considerano siti contaminati le aree del territorio nazionale nelle quali e stata accertata una alterazione delle caratteristiche qualitative delle matrici ambientali, tale da risultare non accettabile per la salute umana e/o per l’ambiente. Le difficoltà di portare a compimento la bonifica di tali aree altamente contaminate, che ricoprono circa il 3% dell’intero territorio nazionale – ha proseguito Fiore – sono determinate principalmente da procedure amministrative articolate, dal numero degli attori coinvolti, dalle complessità tecnico/operative, dai costi rilevanti per le Pubbliche Amministrazioni e per i Soggetti privati interessati. Tra questi, 41 Siti di Interesse Nazionale, 17 sono quelli in cui è stata riscontrata una contaminazione delle matrici ambientali aria, acqua e suolo da amianto. In particolare: 11 risultano principalmente contaminati da amianto, contaminazione diffusa in tutto il perimetro, e 6 sono quelli in cui vi è una contaminazione secondaria (contaminazione presente in una porzione del perimetro). Nei restanti 24 Sin si è comunque rilevata una presenza limitata di Rca all’interno dell’area perimetrata. E’ evidente che solo partendo dalla conoscenza delle attività svolte nei siti e dalla definizione del contesto geologico, geochimico e idrogeologico, ovvero delle specificità geologiche del territorio interessato dalle attività di caratterizzazione e bonifica, e analizzando la presenza dei contaminanti nella matrice solida e liquida si può ottenere una definizione delle criticità esistenti. Solo attraverso una corretta mappatura si possono ricerca soluzioni innovative, e possibilmente a basso costo, per risanare e bonificare terreni e acque sotterranee, ovviamente senza tralasciare le best practice per la corretta gestione dei rifiuti e dei siti di conferimento al fine di non ritrovarsi tra qualche anno a dover nuovamente intervenire per risanare queste aree”.

Nel settore della gestione delle sostanze inquinati, che danneggiano l’ambiente e la vita che esso ospita, si devono risanare gli errori del passato, gestire con oculatezza e vigilanza il presente e progettare il futuro in sicurezza”.

Interverranno: Eleonora de Majo, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente al Senato, Egidio Grasso, Presidente Ordine Geologi Campania,

Antonello Fiore Presidente Società Italiana Geologia Ambientale.

Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per la Bonifica delle discariche Abusive, presenterà la sua relazione in merito allo stato attuale.

La Presidente della Commissione Ambiente del Senato.

Bonifiche e risanamento ambientale sono temi importanti e prioritari – ha affermato Vilma Morese, Presidente della Commissione Ambiente al Senato – nell’azione di questo governo. L’attenzione è altissima su tutti i fronti affinché possano essere create le condizioni per attuare e garantire un metodo efficiente ed efficace che sappia raggiungere risultati concreti attraverso la sinergia e la collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti e che garantisca la legalità durante tutto l’iter di affidamento dei lavori di bonifica.

La vera sfida è mettere in atto tutte le azioni utili a prevenire fenomeni corruttivi e malavitosi. Per poterlo fare è necessario un lavoro di aggiornamento e perfezionamento delle norme oggi in vigore per far sì che le attività di bonifica non finiscano ad aziende in odor di mafia. Grazie al lavoro di questi mesi e alla sinergia con tutte le forze politiche stiamo lavorando alacremente affinché vengano al più presto aggiornate le norme di riferimento e sia garantito un quadro di legalità che rafforzi e tuteli ancor di più le attività di bonifica in corso e quelle future”.

Il Commissario Straordinario per la Bonifica delle discariche Abusive, presenterà la sua relazione in merito allo stato attuale.

Le discariche abusive e gli inquinamenti dei territori limitrofi sono un problema che dobbiamo risolvere, sono una questione italiana che è nostro compito definire, circoscrivere e chiudere. Però l’unico modo per arrivare all’obiettivo del risanamento è operare di squadra – ha dichiarato il Generale, Giuseppe Vadalà – facendo sistema tra tutti gli enti pubblici e privati, mettendo in moto un “fare sinergico” verso un “fare bene e velocemente”. Questo “fare ed essere sistema” nasce da una sinergia di intenti, passa attraverso una serie di azioni e si finalizza con l’esecuzione delle bonifiche dove ciascun soggetto dal vertice politico al cittadino deve svolgere la sua parte. I lavori continui, le riunioni operative, lo sprono per le amministrazioni locali più prossime ai siti, l’ausilio delle stazioni appaltanti nazionali nonché la sinergia con gli autorevoli soggetti politici nazionali e regionali stanno dando buoni frutti e sono convinto, che nel futuro prossimo, restituiremo i territori sanati alle collettività e riusciremo a far uscire l’Italia dall’infrazione europea”.

Nel territorio campano le maggiori passività ambientali non sono soltanto relative alla presenza dei Siti di Interesse Nazionale (SIN), caratterizzati da un passato industriale quali Bagnoli-Coroglio e Napoli est, ma anche in relazione a tutte quelle zone critiche dove negli anni si è perpetrata una spregiudicata gestione dei rifiuti, come ad esempio la Terra dei Fuochi”.

“Bonifica dei siti inquinati: analisi e soluzioni di problemi complessi – il contesto territoriale della Campania”, sarà questo il tema della Convention di Napoli, durante la quale sarà ricordato il compianto Senatore Professore Franco Ortolani e si presenterà la monografia curata dalla stessa Sigea che tratta della “Bonifica dei siti inquinati”. Il volume liberamente scaricabile dal sito web della Sigea (http://www.sigeaweb.it/documenti/gda-supplemento-2-2019.pdf), ha origine dal confronto tecnico scientifico sviluppatosi nel corso degli anni nell’ambito delle attività formative e di disseminazione che la Sigea ha avviato in ambito nazionale all’indomani dell’emanazione del D.M. 471/99.

Chiuderà i lavori Silvia Paparella, General Manager di Remtech Italia.