Degrado di piazza e corso Garibaldi, una storia infinita. Ad alzare la voce, stavolta, è il vicepresidente della Municipalità 2. Una delle due in cui è divisa la grande area della Stazione Centrale (l’altra è la Municipalità 4). In un post social Luigi Petroli, anche assessore all’igiene e al decoro urbani, si vuol fare “portavoce di cittadini stanchi, sfiduciati, esasperati”. Ricorda l’ordine del giorno approvato dalla Municipalità 2, rivolto al Prefetto, al Questore e ai vertici delle forze dell’ordine. Un appello per chiedere una presenza di agenti “stabile, costante, non occasionale”. Si sono ottenuti “interventi domenicali che – spiega Petroli – hanno finalmente liberato piazza e corso Garibaldi”. Per l’assessore municipale “è un primo passo”, ma non basta.
“Durante il resto della settimana – sottolinea l’esponente della Municipalità – la situazione resta fuori controllo: un vero e proprio hub regionale della ricettazione, con marciapiedi e strade occupati da lenzuola stese a terra, merce recuperata dai rifiuti e di dubbia provenienza, risse e… un’illegalità diffusa”. Non si tratta più, come noto, “di un fenomeno marginale o sporadico, ma di una condizione strutturale di illegalità e insicurezza pubblica”. Del resto, di questi problemi si parla da anni. Ma senza risoluzione effettiva. “Non si può pensare che – protesta Petroli – la II Municipalità, da sola, possa fronteggiare una situazione tanto complessa, né che possa farlo la sola Polizia Municipale”. L’assessore snocciola un dato sui caschi bianchi: “Negli ultimi tre anni, ricordiamo, oltre 54 agenti sono rimasti feriti durante il servizio, nella totale indifferenza dello Stato”.
Petroli è esponente della lista deluchiana Napoli Libera, nella giunta guidata dal verde Roberto Marino. Ed evoca “il diritto alla sicurezza” dei cittadini, a suo dire non garantito dai “vari “decreti sicurezza””, ridotti al rango di grida manzoniane. “Quando lo Stato si ritira – ammonisce -, avanza l’illegalità e si dà spazio al degrado, generando sfiducia, sconforto, abbandono“. Da qui l’ennesima richiesta: un piano straordinario di presidio del territorio. “Serve un tavolo permanente e interistituzionale – scrive Petroli – tra le varie autorità, per uno sforzo coordinato, continuo e visibile”. L’assessore specifica: “Non domani, non tra un mese. Ora”.