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E’ partito da piazza Municipio il corteo del Napoli Pride che raggiungerá nel tardo pomeriggio piazza Dante, dove a partire dalle ore 21 avrá inizio lo Star show al quale prenderanno parte molti artisti e la madrina della manifestazione, Gaia, che sfila dietro lo striscione di apertura accanto al sindaco Gaetano Manfredi. Alcune migliaia i presenti, provenienti da tutta la Campania e anche da altre regioni. Presenti diversi esponenti istituzionali del Comune e della Regione, insieme all’ex presidente della Camera Roberto Fico. Il tema della manifestazione è “Il corpo non è mai reato”. Tante le bandiere della Palestina e della pace, con slogan pro Gaza e contro i bombardamenti israeliani.
 

Il corteo si conclude a piazza Dante

Il lungo corteo del Napoli Pride si è concluso in piazza Dante dove in serata si esibiranno gli artisti dello Star show che concluderà questa lunga giornata. Come ha ribadito il sindaco Gaetano Manfredi, la manifestazione ha rafforzato il ruolo del capoluogo partenopeo di “città aperta ai diritti, nella quale la diversità è un grande valore”. Assente il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, impegnato fuori regione, a rappresentare il governo di via Santa Lucia è l’assessore Lucia Fortini. In corteo anche l’ex presidente della Camera, Roberto Fico e l’ex sindaco e governatore, Antonio Bassolino. Tra i tradizionali carri, per la prima volta presente anche quello della Cgil, con il segretario di Napoli e Campania Nicola Ricci. Tante le bandiere della Palestina sventolate, così come i cartelli inneggianti alla pace e contro i bombardamenti.
 
“Siamo qui a Napoli – dice Angela, una ragazza di Avellino perché ogni occasione deve essere colta per rivendicare il rispetto di tutti, a prescindere dagli orientamenti sessuali”. “La pace – le fa eco Marcello, ventenne di Crispano – deve rimanere il primo obiettivo. In questo corteo la parola pace si è sentita molte volte”. “Il corpo non è mai reato – sottolinea l’assessore comunale Emanuela Ferrante – credo che questa sia la frase veramente più significativa, motivo per il quale stiamo marciando. Il motivo per il quale dobbiamo difendere la libertà di tutti, di essere se stessi, a prescindere dalle preferenze del genere sessuale. Io credo che l’Italia non potrà mai dirsi un paese civile finché i diritti civili fondamentali non siano riconosciuti a tutti. A prescindere dal sesso”.
 
Il corteo, aperto dal trenino bianco delle famiglie arcobaleno, raccoglie le tante anime del mondo Lgbtqia+ anche con i consueti look molto colorati e musica da discoteca a gran volume. Questa sera la grande festa in piazza Dante con tanti artisti e la madrina della kermesse, Gaia, in prima fila nel corteo accanto al sindaco.