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Napoli – Il funerale di Salvatore De Stefano era previsto oggi ma non si può celebrare. La sua salma è al momento bloccata alla Dogana di Napoli: partita venerdì scorso da Città del Messico, dopo lo scalo a Monaco è arrivata in Italia senza il certificato sanitario e quindi potrebbe dover tornare in Germania per la produzione di altri documenti utili. Lo fa sapere il legale che sta assistendo la famiglia De Stefano, l’avvocato Gennaro Demetrio Paipais. “La salma di mio fratello non è un pacco postale – si sfoga con amarezza la sorella, Rossella De Stefanosono indignata per il trattamento riservato che ci ha obbligato a rinviare le esequie, originariamente fissate per martedì 16 aprile, alle ore 10.30, per gravi disorganizzazioni”.

Intanto, proseguono le indagini per ricostruire le circostanze che hanno portato all’omicidio, risalente al 4 aprile: Salvatore De Stefano, 35 anni, era con due amici nel ristorante “La Bella Donna”, nel quartiere Cuauhtemoc, quando un uomo è entrato, gli ha puntato la pistola contro e ha sparato; da alcune testimonianze, riportate dai media messicani, il killer lo avrebbe chiamato per nome e avrebbe parlato in italiano, circostanza che farebbe pensare che si trattasse di un connazionale della vittima. Non ci sarebbero legami con raggiri effettuati vendendo generatori contraffatti, come era circolato nelle prime ore sui giornali messicani, ma si tratterebbe di una vendetta nata per motivi privati.