Tempo di lettura: 3 minuti

Un Napoli senza idee e senza forze non riesce a superare l’Eintracht Francoforte e rallenta ulteriormente in Champions. Finisce 0-0 con gli azzurri bloccati dall’atteggiamento tattico dei tedeschi, impegnati quasi esclusivamente a non prendere gol.
Toppmoller, evidentemente spaventato dalla fragilità difensiva della sua squadra che ha incassato dieci gol nelle ultime due partite di Champions, rinuncia alla consueta spregiudicatezza tattica e schiera una difesa a cinque che in diversi momenti della gara, avvalendosi anche del prezioso contributo nei raddoppi di un centrocampista, Chaibi, diventa addirittura composta da sei uomini. Insomma se non si tratta di un vero e proprio catenaccio, poco ci manca perché quando il Napoli fa partire le sue trame di gioco i tedeschi schierano sistematicamente tutti e undici uomini dietro la linea della palla. In queste condizioni tattiche il Napoli soffre moltissimo nel trovare gli spazi giusti per affondare la manovra.
Politano, che agisce dal lato di Brown che è costantemente aiutato nei raddoppi da Chaibi, viene praticamente annullato. Sul lato opposto Elmas ha inizialmente vita un po’ più facile e con un’azione personale sfiora anche il gol con un tiro violento respinto da Zetterer, perché riesce a saltare con continuità Kristensen. Ma dopo la prima mezz’ora di gioco Toppmoller ordina a Collins di aiutare il suo compagno di squadra partecipando anche lui all’aggressione continua sulla fascia destra e allora anche il contributo del macedone alla manovra offensiva del Napoli si attenua fino quasi a scomparire del tutto.
La fisionomia tattica della gara non muta neppure nel secondo tempo. L’Eintracht è impegnato esclusivamente a difendersi ma mentre il Napoli non riesce ad avvicinarsi pericolosamente alla porta di Zetterer, al 20’i tedeschi vanno vicinissimi al gol. E Knauff a trovarsi il pallone giusto sul piede ma il tiro è centrale e Milinkovic-Savic respinge senza problemi.
Nell’ultimo quarto d’ora di gioco gli azzurri aumentano la pressione e soprattutto la velocità d’azione e al tempo stesso l’Eintracht si sbilancia un po’ di più alla ricerca di qualche spunto offensivo. I tedeschi creano un pericolo e Gutierrez per poco non fa autogol. In contropiede con le squadre che si allungano, grazie a una volata sulla destra di Anguissa, l’occasione da gol migliore capita a McTominay che dal limite dell’area di rigore conclude in maniera maldestra, mandando il pallone molto sopra alla porta.
Nel recupero Hojlund con una deviazione in mischia da breve distanza dalla porta ha una buona occasione, ma la sua conclusione è debole e Zetterer non ha difficoltà a bloccare il pallone.
La partita è deludente per gli azzurri che mostrano ancora una volta la loro grande difficoltà a superare difese chiuse in maniera ermetica. Poche idee, scarsa velocità e agonismo limitato le caratteristiche mostrate dalla squadra di Conte che si trova ora in una posizione molto delicata nel girone di Champions.