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 Napoli – Commandi di sicari in azione tra i vicoli e ai Quartieri Spagnoli tornano a soffiare i venti di faida. Sotto i riflettori finiscono così le storiche famiglie di “mala” della zona. Ricci-Saltalamacchia da una parte, terza generazione della fa miglia Mariano dall’altra. Ad accendere il nuovo campanello d’allarme due raid messi a segno in via D’Engenio e a piazzetta Olivella. 
Partiamo quindi dall’episodio più recente, quello verificatosi sabato notte nella parte alta dei Quartieri. È qui, con il favore delle tenebre, che un gruppo armato ha aperto il fuoco contro una palazzina di via Cesare D’Engenio, a monte della centrale via Concezione a Montecalvario. Al momento del raid la strada era pressoché deserta e nessuno è rimasto coinvolto né tantomeno ha assistito alla scena. L’allarme è scattato così all’alba di ieri, quando i proprietari degli appartamenti posti al primo e al secondo piano dello stabile si sono resi conto che le loro finestre erano letteralmente andate in frantumi. Ricevuta la segnalazione, sul posto si sono subito precipitati polizia e carabinieri. I successivi rilievi hanno poi portato al ritrovamento di quattro ogive, due per ognuno degli appartamenti coinvolti. Sul selciato, invece, nessun bossolo. Chi ha premuto il grilletto, quasi sicuramente, lo ho fatto con precisione estrema. Per fortuna al momento del raid nessuno si è trovato a incrociare la traiettoria dei proiettili: a tutti gli effetti una tragedia scampata. Resta però da capire quale fosse il vero obiettivo della spedizione: i due “destinatari” hanno alle spalle dei piccoli precedenti di polizia ma nessuno risulta affiliato a clan né tantomeno imparentato con esponenti della malavita. 
Le cose sono però andate anche peggio nel vicino rione che sovrasta la Pignasecca. A piazzetta Olivella, lato vico II Montesanto, il cartello stradale che indica l’inizio della nuova isola pedonale è stato infatti letteralmente ridotto a una groviera. Ben otto i fori di ingresso individuati. A essere impugnate, in ragione dell’evidente differenza di diametro tra le fessure, sono state due pistole di diverso calibro. Anche in questo caso nessuno è rimasto coinvolto nella sparatoria e anche in questo caso l’episodio sembra prestarsi a molteplici interpretazioni. Sul tavolo delle ipotesi ci sono almeno tre possibili scenari: il “gioco dei killer”, con una gang di giovanissimi spregiudicati del rione che potrebbe aver voluto mettere alla prova la propria mira sforacchiando il cartello stradale; il mancato gradimento della recente istituzione dell’isola pedonale; e, soprattuto, l’avvertimento di matrice camorristica. A poche decine di metri dal luogo del raid vive infatti un noto pregiudicato strettamente imparentato con i vertici del clan Mariano. La zona ormai da anni è sotto il saldo controllo del sodalizio rivale dei Ricci-Saltalamacchia. Un indizio da non sottovalutare.