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Il Napoli attende il Bologna giovedì al Maradona e Luciano Spalletti cerca di preparare al meglio il match per tornare alla vittoria dopo il primo pari contro la Roma. Il tecnico dosa le forze e sta pesando di lanciare Lozano titolare al posto di Politano, mentre riflette anche sul possibile lancio di Demme dal 1′ per far rifiatare un po’ Anguissa. Spazio anche ad Elmas al posto di Zielinski. Confermati dal 1′ mentre Osimhen e Lorenzo Insigne. L’obiettivo è il ritorno al gol dopo lo 0-0 con i giallorossi, ma anche tenere ben chiusa la difesa che ha subito finora tre gol in nove partite, ampiamente la più blindata d’Italia visto che al secondo posto ci sono Milan e Roma a quota 9 gol presi.

Intanto il Napoli dovrà guardare alla tv la Coppa Maradona, organizzata dal Barcellona che sfiderà il 14 dicembre il Boca Juniors a Riad. Gli azzurri erano stati invitati a giocare il match in ricordo di Diego, ma la data stabilita dal Barca era stata rifiutata dal Napoli che il 12 affronta l’Empoli e soprattutto, il 19 gioca la partita con l’attuale capolista con gli azzurri, il Milan. Il Napoli, riferisce il club, aveva replicato al Barca che si sarebbe potuto giocare la coppa tra Natale e Capodanno, sfruttando le due settimane di pausa, ma ha avuto un rifiuto.

La testa della squadra è tutta sul Bologna, in un match che per ora vede 15.000 biglietti venduti al Maradona con una previsione di arrivare a circa 25.000. In questi giorni in primi piano c’è l’assenza dei gruppi di ultras organizzati che mancano dalle curve a causa delle precauzioni covid, in particolare sull’impossibilità di muoversi dal proprio posto. Nelle ultime ore si parla di una possibile soluzione per gli ultras che potrebbe essere una zona più riservata del settore popolare. E si sa quanto sia importante il contributo dei tifosi in una città come Napoli, che sogna di vincere un tricolore che manca ormai dal 1990.

“Ho capito – ha detto oggi l’assessore comunale Edoardo Cosenza – l’importanza delle problematiche legate allo stadio e anche il sindaco Manfredi. Si cercherà sicuramente una soluzione che in piena legalità riporterà i tifosi organizzati. Se non si sta seduti al proprio posto si commette un’illegalità, bisogna trovare una forma, come una standing zone senza numerazione. C’è un dialogo, ovviamente si parlerà anche con la Questura ma servirà una soluzione condivisa”. Una ricerca a cui non partecipa il club azzurro, che al momento osserva solo il rispetto delle regole, consapevole però che gli ultras mancano allo stadio per la spinta alla squadra e anche da un punto di vista economico, visto che sono circa 20.000 ad ogni match.