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Al termine della sfida tra Napoli e Torino, Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di DAZN per analizzare il match vinto 3-1 dagli azzurri. Ecco le sue parole: “Siamo stati superlativi per 30-40 minuti, sotto l’aspetto del gestire la partita. Poi però non ce l’abbiamo fatto a mantenerlo perché loro hanno altre caratteristiche e sono venuti a montarci addosso, facendo uomo contro uomo a tutto campo, portando la partita dove volevano. Due dei tre gol vengono da questo modo di giocare, perché ti lasciano spazio a campo aperto. Ma liberare il calciatore per cavalcare questo spazio è difficilissimo perché fanno un pressing asfissiante”.

Su Kvara: “L’ho richiamato perché avevamo impostato la partita per farli arrivare in ritardo sui terzini, ma stasera loro sono venuti altissimi. Quindi avevamo bisogno degli esterni che andassero vicino alla punta. Lo volevo più in mezzo campo e nel secondo tempo l’ha fatto meglio e ha questa qualità di saltare l’uomo, concludere, imbucare che è stratosferica”.

Anguissa: “Se non hai calciatori con determinate caratteristiche è quasi impossibile, perché ti portano l’allenamento dove fa più comodo. Se tu hai quattro Anguissa giochi in quel modo, se tu hai Lobotka, Demme, Elmas, Zielinski non puoi riprodurlo in allenamento. Il Torino è scelto per giocare così”.

Sofferenza nella ripresa:Dal 20’ abbiamo iniziato a portare palla sul portiere troppe volte, perché se no loro si accoppiano e vincono loro volendo farlo a tutto campo”.

Gesto per l’Iran: “Nessuno è indifferente. Il mio è stato un piccolo gesto che sentivo e mi fa piacere che è stato molto apprezzato. Spero non siano le uniche rose perché potrebbe essere un modo per dare un segnale forte”.